Séamus Heaney

Seamus Heaney nacque nel 1939 da una famiglia cattolica. Tralasciando gli anni duri che dovette affrontare per via del conflitto tra cattolici e protestanti, il poeta irlandese è riuscito a percorrere una carriera incredibile omaggiata da un Nobel per la letteratura. È il 1976 quando Seamus Heaney si stabilisce a Dublino per insegnare letteratura inglese. Ci resta fino al 1984, anno in cui venne chiamato dall’Università di Harvard a insegnare retorica e oratoria.

Nel 1989 vince la cattedra di poesia a Oxford. La poesia di Seamus Heaney viene etichettata dalla critica come regionalismo letterario, per il forte richiamo alle tradizioni, alla terra, al mito delle origini. Il suo linguaggio è modernista, lontano dallo stile barocco e più prossimo a una dimensione cristallina ed eterea. Nel 1995 Seamus Heaney riceve il premio Nobel: “Per opere di bellezza lirica e profondità etica, che esaltano i miracoli di tutti i giorni e il passato vivente”.

La biografia: vita e morte di Seamus Heaney

“Morte di un Naturalista” (1966), “La porta nel buio” (1969), “Wintering out” (1972), “North” (1975) segnano gli esordi letterari. Ma è con “Field work” (1979) che Seamus Heaney arriva a una svolta. Segue “Station Island” (1984), una raccolta di poesie. Quest’ultime presero il nome da un luogo di pellegrinaggio cattolico nella contea di Donegal. Un’evocazione di redenzione con una polifonia di voci.

Il poema di Seamus Heaney sembra la risultante di uno scontro tra due imperativi: restare fedele all’esperienza storica collettiva o mantener fede alla propria soggettività? Trovano luce le ombre della sua vita personale. Vita che sfiora la storia d’Irlanda: l’archeologo, ma anche il militante dell’IRA. Joyce stesso, dovevano “articolare le rivendicazioni dell’ortodossia e la necessità di respingere quelle stesse rivendicazioni”.

Tra gli anni ’70 e ’80 dello scorso secolo, durante il periodo di tensioni politiche nell’Ulster, Seamus Heaney rimane affascinato dal ritrovamento di corpi di uomini vissuti 2.000 anni prima. La scoperta avviene nelle torbe danesi ed evidenzia i chiari segni di morte violenta. Lo scrittore compone per quei corpi poesie come “The tollund man” (in “Wintering out”), nelle quali associa il destino delle vittime sacrificali dell’età del ferro ai martiri politici dell’Irlanda del Nord. Come è facile immaginare non mancano le critiche.

Secondo molti la migliore poesia di Seamus Heaney è quella lirica, che riprende la freschezza e il diretto contatto con la natura dell’antica tradizione gaelica. Del 1991 tocca a “Seeing things”, un ritorno vigoroso alla fisicità, alla fedeltà a “the grain of things”, alla venatura e alla fibra stessa del mondo. Oltre la poesia ci sono prose e traduzioni (soprattutto di Dante, Sofocle e del polacco Jan Kochanowski), da aggiungere a delle pièces teatrali.

Seamus Heaney muore in ospedale a 74 anni a Dublino, dopo un ricovero per una breve malattia. È il 30 agosto 2013. La scomparsa dello scrittore irlandese, sposato con tre figli, viene annunciata dalla famiglia.

Opere di Seamus Heaney

Tra le principali opere di Seamus Heaney troviamo:

  • Death of a Naturalist (1966);
  • Door Into the Dark (1969);
  • Wintering Out (1972);
  • North (1975);
  • Field Work (1979);
  • Selected Poems 1965-1975 (1980);
  • Poems, 1965-1975 (1980);
  • Station Island (1984);
  • The Haw Lantern (1987); New Selected Poems, 1966-1987 (1990);
  • Seeing Things (1991) e The Spirit Level (1996).

Tra i testi in prosa e le pièces teatrali di Seamus Heaney ci sono: Selected Prose, 1968-1978 (1980); Rhe Government of the Tongue: the 1986 T.S. Eliot Memorial Lectures and Other Critical Writings (1988) e The Redress of Poetry: An Inaugural Lecture Delivered Before the University of Oxford on 24 October, 1989 (1990). Le pièces portano i titoli, The Cure at Troy: A Version of Sophocles’ Philoctetes (1990); The Rattle Bag (1982).

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Acquista i libri di Seamus Heaney direttamente su Amazon. Tra le opere in italiano di Seamus Heaney ci sono “North”, 12 poesie, in “Gli Uomini sono una Beffa degli Angeli”; “Attraversamenti”, a cura di Anthony Oldcorn; “Scavando”, a cura di Franco Buffoni; “Station Island”, a cura di Gabriella Morisco; “Radure”; “Attenzioni”.

Seamus Heaney è disponibile in italiano con “Prose scelte 1968-1978”, introduzione e cura di Massimo Bacigalupo; “Una porta sul buio”, prefazione e traduzione di Roberto Mussapi; “Sia dato credito alla poesia”, a cura di Marco Sonzogni; “Veder cose”, a cura di Gilberto Sacerdoti; “Il governo della lingua”; “Una porta sul buio”; “La lanterna di biancospino”, a cura di Francesca Romana Paci; “La riparazione della poesia”; “The Spirit Level”, a cura di Roberto Mussapi; “Beowulf”; “Electric Light”; “Fuori campo”; “Catena umana”, traduzione di Luca Guerneri.