San Patrizio, evangelizzatore, oratore, capace di convertire popoli e di tradurre segni pagani in simboli cristiani: venerato dalla Chiesa e Santo Patrono di Irlanda, San Patrizio è protettore dei pazzi e degli ingegneri.
Chi è veramente San Patrizio? Dalle origini gallesi, uomo convertito e divenuto evangelizzatore, che ha completato l’opera di Palladio, precedente vescovo alla conquista cristiana dell’Irlanda. Lo ha fatto con i mezzi disponibili, con le spiccate doti di orazione, con tanta devozione, rigore e credenza. Così l’uomo, il cui vero nome è Maewyin Succat, un giorno è stato eletto Santo, venerato dalla Chiesa cattolica in Irlanda e nel resto del mondo, e festeggiato come protettore speciale.
Il ricordo del Patrono, ovvero la festa più importante del Paese, coincide con il giorno della sua morte: il 17 marzo. Un giorno storico che puntualmente alimenta leggende. In Irlanda e negli Usa, grandi festeggiamenti a tema esaltano le gesta di San Patrizio capace di trovare apprezzamenti al di fuori del culto religioso. La festa trova il suo apice a Dublino, a New York, nei luoghi simbolo, e in varie cittadine irlandesi come Armagh, Derry, Wexford e Downpatrick. Anche l’Italia omaggia il Santo con serate tematiche negli irish pub o con festival tematici.
La storia del Santo patrono non lascia dubbi sulle origini di questo grande uomo. Gallese di nascita e fortemente, legato al colore blu e non al verde come lo si rappresenta al giorno d’oggi, il futuro vescovo sarebbe nato a Kilpatrick, nella Britannia romana tra il 385 e il 392 dC. Con il compito di evangelizzare le isole britanniche e specialmente dell’Irlanda, San Patrizio diventa missionario in terra irlandese e semina con la predicazione la fioritura del cristianesimo in Irlanda. Nonostante il paganesimo celtico, tra minacce di morte, catture e condanne, il patrono predica e diffonde le radici cristiane, fonda abbazie e monasteri e fa, persino, miracoli. San Patrizio capisce che non può stravolgere le credenze della popolazione e dunque mischia elementi cristiani con simboli pagani. Un modo per ottenere la fiducia dei popoli e avviare così una graduale conversione.
Dal paganesimo al cristianesimo
San Patrizio introdusse il simbolo della croce solare sulla croce latina, trasformando la croce celtica in icona del Cristianesimo celtico. All’età di oltre cinquant’anni, il santo protettore d’Irlanda San Patrizio intraprese un lungo pellegrinaggio verso Roma. E al ritorno si stabilì in Irlanda del Nord a Downpatrick, dove c’è la tomba. Tutti sembrano concordare sulla data e sul luogo della sua morte: il 17 marzo 461 a Saul, in una chiesa donatagli da Dichu, capo locale convertito al cristianesimo. Una leggenda narra che il corpo del protettore fu affidato a una coppia di buoi che, senza guida, lo portarono a Downpatrick.
Le opere
Tra le opere attribuite a San Patrizio si distinguono due lettere scritte in latino: la Confessio (anche detta “Dichiarazione”) in cui il vescovo irlandese offre un breve resoconto della sua vita e della sua missione di evangelizzazione in Irlanda e l’incontro con le genti pagane. L’Epistula, invece, è la lettera di San Patrizio rivolta ai soldati di Coroticus. Il re Corotico del V secolo, contro le cui depredazioni scrisse San Patrizio, era un re di Alt Clut – un guerriero di cui si ha traccia proprio per le lettere superstiti del Santo. Nel dettaglio, San Patrizio piangeva la cattura e la riduzione in schiavitù degli irlandesi appena cristianizzati. San Patrizio scomunica nella lettera gli uomini di Coroticus in virtù del loro operato. Gli scritti di San Patrizio furono apprezzati per la loro schiettezza e semplicità, tra i quali va sottolineata la benedizione del viaggiatore irlandese e la poesia del daino.