Storia di San Patrizio

L’affascinante racconto inizia in Scozia nel IV secolo. Figlio di Calphurnius e Conchessa, appartenenti ad una famiglia nobile romana, durante una scorreria irlandese nelle città romane della Britannia, egli fu rapito a 16 anni e portato in Irlanda come schiavo e venduto al re del North Dal Riada, nell’odierna Irlanda del Nord.

La vita

San Patrizio, il Santo Patrono d'Irlanda

Raccontare la storia di Patrizio prima e Santo più tardi significa smentire diverse leggende metropolitane. La biografia del patrono d’Irlanda, infatti, non lascia dubbi sulle origini di questo grande uomo. Gallese di nascita e fortemente legato al colore blu, e non al verde come lo si rappresenta al giorno d’oggi, il futuro vescovo sarebbe nato a Kilpatrick, nella Britannia romana, tra il 385 e il 392 dC.

Rapito quando aveva soltanto 16 anni, dagli uomini del re irlandese Niall, fu venduto come schiavo a Muirchu, re del Dál Riata, territorio anch’esso popolato da genti irlandesi. Qui il Santo fece familiarità con il gaelico e la mitologia celtica. Dopo sei anni passati in cattività, lavorando come pastore, il futuro patrono scappò e maturò la conversione al cristianesimo. Fuggito dalla corte del re, per tornare nella sua famiglia, prese gli ordini sacri divenendo diacono. Recatosi in Gallia, san Germano d’Auxerre lo consacrò vescovo e gli fu affidata da papa Celestino I l’evangelizzazione delle isole britanniche e specialmente dell’Irlanda.

L’evangelizzazione e la nascita del Cristianesimo celtico

Storia di San Patrizio

Con il compito di evangelizzare le isole britanniche e specialmente dell’Irlanda, la storia di San Patrizio prende forma religiosa con la sua Epistola e l’incarico affidatogli da papa Celestino I. Il missionario si fa carico della precedente opera missionaria, successivamente abbandonata, del vescovo Palladius. L’apostolato in terra irlandese, un territorio a maggioranza pagano, inizia tra il 431 e il 432. Con il suo arrivo e la sua predicazione, la fioritura del cristianesimo in Irlanda prende corpo seppur in forma sincretica con il paganesimo celtico. Tra minacce di morte, catture e condanne, il santo predica e diffonde le radici cristiane, fonda abbazie e monasteri e fa, persino, miracoli.

Nasce sotto la sua opera evangelizzatrice il Cristianesimo celtico, in seguito imitato dalla Chiesa. Per conservare le radici e le tradizioni storiche del popolo irlandese, San Patrizio combinò molti elementi cristiani con simboli pagani. Un modo per non stravolgere immediatamente le credenze della popolazione e conquistarne la fiducia mano a mano. Il prelato introdusse il simbolo della croce solare sulla croce latina, trasformando la croce celtica in icona del Cristianesimo celtico.

Pellegrinaggio e morte

Morte di San Patrizio

All’età di oltre cinquant’anni, il protettore d’Irlanda intraprese un lungo pellegrinaggio verso Roma. E al ritorno si stabilì in Irlanda del Nord fino al termine dei suoi giorni. Fonti storiche accertano la sua morte a Downpatrick, in Irlanda, dove c’è la tomba. Altri studiosi suppongono che il patrono d’Irlanda sia morto in Inghilterra o in Galles. Tutti sembrano concordare sulla data e sul luogo della sua morte: il 17 marzo 461 a Saul, in una chiesa donatagli da Dichu, capo locale convertito al cristianesimo. Una leggenda narra che il corpo del protettore fu affidato a una coppia di buoi che, senza guida, lo portarono a Downpatrick.

Festeggiamenti e dediche

San Patrizio è festeggiato il 17 Marzo in Irlanda e nel mondo con il St Patrick’s Day. Tra le varie leggende tramandate di generazione in generazione, nella storia di San Patrizio appare il suo rapporto “difficile” con i serpenti. In Irlanda, infatti, non ce ne sono o almeno i racconti dicono che fu proprio San Patrizio a cacciarli via dall’Isola – perché segno di impurità –  durante una sessione di preghiera sul monte Croagh Padraig. Il Santo morì nel 493. Alcuni dicono che il suo corpo sia sepolto a Downpatrick, nella Contea di Down, altri che morì e fu sepolto in Inghilterra. Sono diversi i luoghi che lo ricordano come il Purgatorio di San Patrizio che si trova su Station Island nel Lough Derg.

A lui è dedicata la St. Patrick’s Cathedral a Dublino, Chiesa che in seguito a una disputa con le autorità della Christ Church Cathedral, nel 1213 l’arcivescovo Henri i Londres elevò al rango di cattedrale, funzione che esercita ancora oggi nell’ambito della Church of Ireland. Sorta già a partire dal 1190, la chiesa fu rimaneggiata in stile gotico inglese tra il 1225 e il 1254. Con i suoi 100 metri di lunghezza, la struttura vantata il primato di essere la chiesa più lunga dell’Irlanda medievale.

San Patrizio è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e ortodossa. Assieme a San Columba di Iona ed a Santa Brigida d’Irlanda è il patrono dell’Irlanda.

Nel XIX secolo il degrado delle strutture costrinsero ad un profondo restauro (1866-1869) della Cattedrale, finanziato da sir Benjamin Guinness. La statua che si erge davanti al portale sud lo raffigura. La cattedrale custodisce la tomba del suo più illustre decano, Jonathan Swift nato nel 1667 e morto nel 1745. Uno degli aspetti più interessanti del Santo, di cui tutte le biografie ne tengono conto, è la sua grande propensione agli spostamenti, al viaggio.