I morti del Titanic furono 1.500, di cui 703 passeggeri. Lo schianto del transatlantico contro un iceberg avvenne alle 23:40 del 14 aprile 1912 e la nave affondò il giorno successivo alle 2:20. Il resto delle 2.223 persone a bordo trovarono salvezza sulle scialuppe di salvataggio. Tra le vittime ci furono anche bambini. Morirono in 106 e nessuno aveva più di 12 anni, tutti alloggiati in terza classe tranne una bimba che viaggiava in prima.
Le persone cadute in mare dal Titanic, invece, sarebbero decedute per ipotermia, contrariamente a qualche ipotesi su possibili squali nella zona. Ovviamente le morti per cause naturali o per altre motivazioni restano soltanto delle ipotesi considerando che la nave Mackay-Bennett, incaricata di recuperare i corpi, si limitò al riconoscimento. Stando alle testimonianze i cadaveri apparsero integri, senza amputazioni inferte da squalo.
Molti corpi, dopo il riconoscimento, furono seppelliti in mare altri come il bambino di due anni — con indosso ancora gli abiti e le scarpette, la vittima più giovane del disastro — ricevette funerali e una tomba. Non tutti furono recuperati e nonostante l’idea predominante della totale disintegrazione dei corpi nell’oceano, la scoperta del relitto del Titanic nel 1985 — durante una spedizione dalla National Oceanic and Atmosphere Administration (NOAA) — fece emergere nuove ipotesi sulla possibilità di trovare ancora resti umani in mezzo alle lamiere. C'è una foto in particolare che mostra un possibile cadavere.