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Conor McGregor si candida alla presidenza dell’Irlanda, grazie a Trump

Con Conor McGregor è difficile scherzare, soprattutto se non sei suo amico. Dunque per Donald Trump non ci sono problemi, ora il cerino sembra passare al primo ministro irlandese Micheal Martin. I due irlandesi, in vista della festa di San Patrizio si sono presentati, a pochi giorni di distanza, alla Casa Bianca. L’incontro ufficiale, ovvero quello con il primo ministro, è stato doveroso visto la vicinanza tra Usa e Irlanda in tema St Patrick’s Day, il secondo invece sembrerebbe essere stata piuttosto un’investitura. Sì, proprio così, perché appena rientrato in patria, il celebre lottatore irlandese ha dichiarato: “I giorni degli uomini deboli che distruggono i paesi sono finiti! Ho il pieno e completo sostegno di tutta l’amministrazione Trump”.

Insomma, parole quelle del lottatore di Mma che hanno inevitabilmente infastidito Martin: “Dichiarazioni che non riflettono l’opinione del popolo irlandese” si è prestato a dire. Il primo scontro si è già consumato. Intanto l’ex campione di arti marziali, vicino agli ambienti di estrema destra, potrebbe cercare la sponda politica di Donald Trump.

McGregor ci crede? Lui che fuori dal ring è stato condannato da un tribunale di Dublino a pagare quasi 250 mila euro di danni a una donna che lo aveva accusato di averla “brutalmente violentata e picchiata” (Episodio risalente al 2018)? Secondo alcuni analisti non avrebbe alcuna possibilità di vincere le presidenziali, anche se Trump dovesse sostenerlo. “Il Presidente degli Stati Uniti non è così popolare in Irlanda” commenta Gail McElroy, professore di scienze politiche al Trinity College di Dublino. Le possibilità di essere eletto sarebbe minime, eppure il ruolo di Trump è imprevedibile come lo è stato per l’America e il mondo. McGregor ha già iniziato la sua campagna elettorale concentrandosi su immigrazione e sicurezza, temi cruciali per l’Isola. Ora non resta che aspettare. L’appuntamento per le presidenziali è fissato all’11 novembre 2025.