Morr O’Dalaigh Donnchadh è considerato il massimo poeta religioso irlandese di tutto il Medioevo, designato “l’Ovidio irlandese”.
L’artista si distingue dagli autori contemporanei, le cui brevi poesie erano in generale di intonazione lirica, per i suoi lunghi componimenti sillabici sulla provvisorietà della vita terrena. Più volte, il poeta irlandese Morr O’Dalaigh Donnchadh (?1170 ca – ?1224 ca) è stato designato “l’Ovidio irlandese”, per le sue qualità dei versi e le capacità straordinari che ebbe nel comporli. Il suo talento, viene confermato quando viene registrata la sua morte. Nel 1244, gli Annali dei Quattro Maestri lo descrivono come “un poeta che non è mai stato e non sarà mai superato”.
Donnchadh Mór era membro della famosa famiglia dei poeti Ó Dálaigh. Secondo di sei fratelli, uno dei quali era il poeta Muireadhach Albanach, Morr O’Dalaigh Donnchadh viene sempre più spesso descritto come il capo della poesia.
Il sommo poeta Morr O’Dalaigh Donnchadh
Donnchadh Mór si era stabilito a Finnyvara (o Finavara), nella regione del Burren, una zona che situata nella contea di Clare.
Oggi un monumento colonnare esagonale, costruito da cavalieri, si trova al di fuori di Finavara sulla costa da Pouldoody Bay. Se siete interessati, lo trovate di fronte alla presunta scuola rudimentale della poesia dell’O Dálaigh. Si dice che gli Ó Dálaighs occupassero una sedia a sdraio, chiamata la “sedia di Brehon”, utilizzata per i corsi all’aria aperta.
O’Donovan afferma, in una nota agli Annali dei Quattro Maestri, che secondo la tradizione conservata nel nord della Contea di Clare, era il capo delle O’Dalys di Finnevara. Sito dove viene indicata la sua casa di origine e dove si erge il monumento che lo ricorda.
Donnchadh Mór è noto per aver scritto circa 30 poesie. Le poesie di Donnchadh Mór sono state elencate in The History of the O’Dalys di Edmund Emmet O’Daly, pubblicate nel 1937 dalla Tuttle, Morehouse e Taylor Company di New Haven, Connecticut, USA.