Dopo aver conquistato un ruolo importante, il pub irlandese ha assunto alla funziona sociale di unire le persone. Tant’è che il pub irlandese è sinonimo di “luogo d’incontro”, aggregazione, di piazza, dove la gente si ritrova dopo il lavoro. Una concezione molto distante da come immaginiamo i pubs. Non si tratta di un posto dove trascorrere la serata, ascoltare buona musica e bere responsabilmente. Gli Irish Pub sono un luogo di culto, da custodire e salvaguardare. Questa è l’idea che ha spinto patrimoni investiti al di là delle frontiere d’Irlanda per contaminare borghi, piazza e strade di mezzo mondo.
Il pub irlandese in Irlanda e nel resto del mondo è realizzato con un concept rivolto esclusivamente al cliente. Ciò che si fa è garantire il massimo comfort agli ospiti, garantire il benessere del visitatore, in modo da farlo divertire in un ambiente con sedute confortevoli e ambienti arredati in classico stile vittoriano magari con comodi divani. Davanti c’è l’immancabile bancone di legno scuro: ognuno con la propria anima e cultura, animato da tutti coloro che decidono di interagire con il gestore, camerieri.
Nonostante la crisi degli anni passati, questi locali hanno resistito alla crisi finanziaria irlandese. Eppure in un certo lasso di tempo, ci sono state delle chiusure di locali ogni giorno. “La gente è disperata, non ha i soldi per uscire”, affermò rassegnata Kathleen Sciasia. Frase pronunciata quando fu costretta a dire addio al suo Old Mill Bar Irish Pub and Restaurant, che nel 2008 vinse, addirittura, un premio come miglior pub di campagna.
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Ci sono differenze sostanziali tra un pub irlandese e i pubs britannici, a cominciare dal nome che sempre più spesso coincide con quello del proprietario. Inoltre, gli irlandesi usano anche il termine bar per indicare il pub irlandese. Un’usanza ben diversa da quella cui siamo abituati in Italia. Facendo un salto nel passato, si scopre che gli irish pub, prima degli anni sessanta, svolgevano il servizio di “drogherie di liquori”. Questa attività di osti-droghieri nacque verso la metà del XVIII secolo, quando si diffuse una tendenza alla moderazione che obbligò i proprietari dei locali a diversificare i loro affari per far fronte alla diminuzione di vendite dei liquori.
Con l’aumento della concorrenza, molti pub decisero di abbandonare l’attività di vendita di liquori ma senza restaurare il posto. Per questo molti irish pub conservarono le caratteristiche della drogheria del XIX secolo, con il bancone e gli scaffali che prendevano la maggior parte dello spazio. Tra i più famosi pub irlandesi di Dublino ci sono O’Donoghue’s, Doheny e Nesbitt’s vicini Temple Bar, e Brazen Head, che vanta di essere il più antico pub d’Irlanda (onorificenza strappata dal celebre Sean’s Bar di Athlone).
Il pub irlandese nel Nord Irlanda
In Irlanda del Nord gli irish pub sono del tutto simili a quelli della Repubblica. Non possiamo sottolineare un effetto marginale, subito durante gli anni dei Troubles. Ossia dei disordini che avvennerò in questo pezzo di terra conteso. Una piccola parte di pub irlandesi riadattarono gli interni seguendo lo stile di quelli inglesi degli anni Cinquanta e Sessanta. Modifiche guidate dall’esigenza di espandere gli spazi, permettendo a più clienti di trovare un posto a sedere. Una scelta dettata dalla crescita del numero di turisti, arrivati a flotte in seguito alla fine dei “disordini”. Tra i pub di Belfast più antichi e tipici ricordiamo il National Trust’s Crown Liquor Saloon: il McHugh’s. Nei dintorni della capitale di sopra, Belfast, potrete trovare dei suggestivi locali di campagna. Ne sono un esempio il The House of McDonnell a Ballycastle e il Grace Neill’s a Donaghadee.
L’evoluzione
Sebbene alcuni dei pub irlandesi abbiamo conservato le caratteristiche tradizionali, ad esempio la fisionomia dei banconi, la maggior parte dei locali subiscono degli stravolgimenti notevoli e apparentemente incomprensibili. Soprattutto in termini di mobilio. Alcune attività commerciali si presentano ammobiliati secondo lo stile originale degli anni Novanta, rinnegando dunque anni di consuetudine. Un passaggio obbligato per consentire ai turisti una permanenza più comoda, seppur in contrasto con i pubs del passato. Altro tasto dolente sarebbe la musica dal vivo, che tutti conoscono come peculiarità degli Irish pub. Sembra, invece, sia frutto dell’industria del turismo. A confermare quanto appena detto sarebbero la mancanza dei “singing pub” nelle Midlands, del tutto assenti in zone dove l’attività turistica non è la principale fonte di sostentamento. Per non parlare del cibo. Sembrerebbe che gli irish pub abbiano avuto un’evoluzione singolare, introducendo il servizio cibo ai clienti e ad attrarli con l’happy hour. A differenza, il pub irlandese tradizionale di campagna mantiene uno stile più puro. Non serve cibo.
Il culto degli Irish pub in Italia e nel mondo
A differenza di altri popoli, gli irlandesi che vivono all’estero preferiscono trovare rifugio all’interno degli Irish pub. È come sentirsi a casa. Dunque, perché non passare ogni sera dai propri parenti? Nelle grandi capitali europee, come Roma, Londra e Parigi, è facile incontrare la comunità irlandese. Basta scegliere l’irish giusto. Una tradizione cresciuta durante gli anni ottanta e novanta e che, grazie alla festa di San Patrizio, si è letteralmente consacrata attribuendo questo fascino speciale al pub irlandese. Da Boston a Francoforte, da Johannesburg a Pechino, l’Irlanda è sempre ben rappresentata. Anche in Italia non fa certo eccezione.