Moledeon, la fisarmonica irlandese

La fisarmonica è uno strumento folcloristico aerofono con mantice ad ancia libera. Il Melodeon è tradizionalmente legato alla tradizione della danza popolare.

Parte integrante della cultura musicale, la Fisarmonica irlandese conosciuta con il nome di accordion, o nel caso di fisarmonica a bottoni diatonica Melodeon, può essere vista come una piccola tastiera trasportabile che si suona in posizione verticale. L’utilizzo di un soffietto interno permette al musicista di allungare e sostenere la durata di note ed accordi e scadenzare un ritmo che può assumere connotati irrefrenabili.

Anteprima

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Caratteristiche della fisarmonica

La fisarmonica si diffuse in Irlanda alla fine del XIX secolo e nella sua forma a dieci tasti (conosciuta con il nome di melodeon). Se negli Usa il melodeon riscosse apprezzamenti, il melodeon è ancora suonato nel Connemara. I moderni suonatori di fisarmonica preferiscono i bottoni a due file. Musicisti moderni come Sharon Shannon, Jackie Daly e Martin O’Connor hanno reso la fisarmonica irlandese un mezzo popolare che ben si accorda con la concertina.

Curiosità sulle origini

Uno strumento molto simile alla fisarmonica irlandese, sfruttante i medesimi principi meccanici, fu realizzato sulla base di un progetto di Leonardo da Vinci contenuto nel codice Fol. 76r del Codice Madrid II. Questa sorta di “La fisarmonica” è stato prodotto dal liutaio Mario Buonoconto e suonato nel salone degli Stemmi del municipio di Castelfidardo dal fisarmonicista Denis Biasin. Buonoconto ha così asserito come “Un disegno che nessuno conosceva fino al 1970, ma di cui si intuiva l’importanza. Di fatto, anticipa di circa trecento anni l’invenzione della fisarmonica”.

Il Melodeon, la fisarmonica diatonica

Melodeon

La fisarmonica diatonica è uno strumento a mantice ed è da molti riconosciuta come l’antenato della fisarmonica. Il melodeon sarebbe l’organetto e sfrutta l’ancia libera che è una sottile linguetta di acciaio, fissata a un’estremità su una piastrina di ottone o alluminio forata in modo tale da consentire all’ancia di vibrare liberamente sotto il soffio dell’aria, producendo così il suono. La lunghezza e la larghezza della linguetta sono proporzionate all’altezza della nota: più acuta è la nota, più piccola è l’ancia e viceversa.