United Irishmen

La Società degli Irlandesi Uniti, o United Irishmen, in gaelico Cumann na nÉireannach Aontaithe, sono stati un’organizzazione politica intenta a porre fine al dominio britannico in Irlanda.

Lo scopo di questo gruppo liberale Irlandese, ispirato alla rivoluzione americana e a quella francese, era riformare profondamente il Parlamento irlandese. A capo del movimento c’erano i volontari irlandesi, capeggiati dal parlamentare Henry Grattan.

La società degli United Irishmen

La svolta è arrivata quando Thomas Paine con il suo trattato “I diritti dell’uomo” cominciò a diffondere l’ideale d’Irlanda. Nel settembre del 1791, l’irlandese Theobald Wolfe Tone pubblicò “Argomento in nome dei cattolici d’Irlanda“, che aprì definitivamente la porta ai combattenti per i diritti dei cattolici. Un gruppo di nove presbiteriani di Belfast, interessati a riformare il Parlamento irlandese, lessero il trattato di Tone condividendo le sue idee. L’iniziativa si concretizzo con l’invio di Tone e Russell a Belfast, per riunirsi il 14 ottobre 1791.

Gli United Irishmen decreaterono tre risoluzioni:

  • Che l’influenza inglese nel governo di questo paese è così grande da richiedere una cordiale unione di tutto il popolo d’Irlanda, e il mantenimento di tale equilibrio è fondamentale per la conservazione delle nostre libertà e l’estensione del nostro commercio
  • L’unico modo costituzionale con cui ci si può opporre a questa influenza è quello di una riforma completa e radicale del popolo in Parlamento
  • Che nessuna riforma può non includere irlandesi di ogni convinzione religiosa.

I partecipanti erano protestanti

United Irishmen

Tutti i partecipanti alla prima riunione erano protestanti. Due (Theobald Wolfe Tone e Thomas Russell) erano anglicani ed il resto presbiteriani, la maggior parte coinvolti nel commercio di lino a Belfast. Insieme a Tone e Russell, gli uomini coinvolti furono: William Sinclair, Henry Joy McCracken, Samuel Neilson, Henry Haslett, Gilbert McIlveen, William Simms, Robert Simms, Thomas McCabe e Thomas Pearce.

Il movimento divenne sostenitore del Comitato cattolico, che aveva lavorato per ottenere l’emancipazione dei cattolici attraverso il Parlamento, abrogando le leggi penali e la legge sulla decima. L’obiettivo finale della Società degli Irlandesi Uniti era quello di separare la religione dalla politica. Fino al 1792, la Società fu in linea con la visione di pensiero di Henry Grattan, ma cominciarono a dividersi sul come arrivare alle riforme. Henry Grattan seguito da Edmund Burke pensavano ad una riforma graduale dello stato. La Società invece prevedeva un sistema democratico con 300 circoscrizioni e la rottura con Londra.

Il movimento cresce e si diffonde

Dublino presto seguì l’esempio di Belfast e la sede degli United Irishmen, arrivò anche nella capitale, il 9 novembre. Se prima il movimento era clandestino, dopo la dichiarazione di guerra francese alla Gran Bretagna nel febbraio 1793, gli United Irishmen divennero una forza strategica alla lotta contro i britannici.

La ribellione che scoppiò nel Leitrim nel 1793, fu subito sedata. Diversi membri decisero di aspettare l’aiuto francese, ma intanto il fermento cresceva intorno al movimento. Nel 1794, William Drennan divenne il primo leader ad essere arrestato e processato per sedizione, così le autorità cominciarono a reagire alla crescita degli United Irishmen. Nel 1795, l’Ordine di Orange fu fondato come forza ausiliaria militare per contrastare la diffusione degli United Irishmen.
Quando la flotta francese con 15 mila soldati partì per l’Irlanda nel 1796, sotto il Generale Hoche, il governo britannico ‘spazzo via’ parte della leadership degli United Irishmen.

300 mila membri dello United Irishmen

Nel 1978, il movimento poteva contare sugli oltre 300 mila membri e nonostante tutti i leader erano stati arrestati. Si proseguì con una sollevazione generale, avvenuta il 23 maggio ma non prima dell’arresto di Lord Edward Fitzgerald e Samuel Neilson. A questi seguì quello di Wolfe Tone che pronunciò il suo famoso detto: “Dalla mia prima giovinezza ho considerato l’unione tra l’Irlanda e la Gran Bretagna come la maledizione della nazione irlandese. Sono convinto, che finché durerà, questo paese non sarà mai libero e felice. Di conseguenza, ho deciso di utilizzare tutto il mio potere e fare il massimo dei miei sforzi al fine di separare i due paesi”.

La morte di Wolfe Tone

Wolfe Tone, decise di tagliarsi la gola e la lotta degli United Irishmen, che riuscirono a sopravvivere come organizzazione clandestina, e a Dublino, anche come forza militare. La formazione dell’Ordine di Orange nel 1795 fu particolarmente utile fornendo al governo dettagli sulle attività dei loro nemici. La brutalità disarmante nell’Ulster nel 1797, dove gli Irlandesi Uniti avevano con successo legato sia protestanti e cattolici, vide migliaia di cattolici nelle contee di Antrim, Down e di Armagh assassinati e torturati.

Mentre centinaia di protestanti sospettati di simpatizzare per gli Irlandesi Uniti vennero incarcerati. La chiesa cattolica si opponeva al repubblicanesimo, anche se singoli sacerdoti erano a favore. Il governo francese, che sosteneva gli United Irishmen era impegnato in una politica di “decristianizzazione” e nel febbraio del 1798 aveva espulso il Papa Pio VI da Roma e costituito la “Repubblica Romana”.

Conclusioni

La religione fu spesso associata come simbolo di fedeltà o infedeltà da entrambe le parti. Il fatto però che spesso i protestanti sono stati gli autori dei massacri e i cattolici tra le vittime dei ribelli. Ciò indica che le vittime hanno perso la vita perché percepiti come fedelissimi e non per ragioni puramente religiose. Queste sottigliezze sono state ignorate nel periodo successivo, in quanto la memoria di questi massacri è stata semplificata.

Memoria sfruttata negli anni successivi da parte di politici lealisti per cementare la divisione settaria e garantire la lealtà dei protestanti alla Corona inglese. Il fatto che la stragrande maggioranza dei circa 15-30mila persone di entrambe le religioni che hanno perso la vita durante la rivolta sono stati vittime di truppe britanniche e lealisti.

La decisione di abolire il Parlamento irlandese, dopo l’Atto di Unione nel 1800, creò il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Una mossa che si ottenne giocando su speranze e paure settarie, portò ad erodere gradualmente la Società degli United Irishmen mettendo cattolici contro protestanti. Il fallimento della rivolta di Robert Emmet nel 1803, provocò la fine effettiva della Società degli United Irishmen.