La danza è emersa come fonte effettiva di riabilitazione per pazienti con Parkinson, come mostra una datata ricerca internazionale cui hanno partecipato fino a 1.000 pazienti. Il dottor Daniele Volpe, direttore medico presso il Centro Parkinson dell’ospedale San Giovanni di Dio a Venezia, rivela che una regolare partecipazione ai corsi di danza irlandese possono migliorare la mobilità e l’equilibrio, ridurre il numero di cadute, e, in generale, migliorare la qualità della vita. Volpe è stato anche a Dublino come relatore presso il Convention National Centre.
La danza per malati di Parkinson
La ricerca internazionale è stata intrapresa dopo che il Dirigente Medico ha assistito, in un pub, “danzare un paziente di Parkinson con notevole equilibrio e fluidità. C’erano così pochi difetti sulla sua andatura che sono rimasto sbalordito che egli avesse ballato regolarmente. Mi sono deciso ad avviare un progetto di ricerca sulla irish dance da inserire nella riabilitazione per i malati di Parkinson”, ha dichiarato Volpe. Lo studio è stato condotto in collaborazione con il dipartimento di Neurologia presso l’ospedale di Belluno e con i principali esperti irlandesi di Parkinson: il Prof Timothy Lynch, dell’Istituto neurologico presso la Mater Misericordiae University Hospital a Dublino.
Prendendo spunto dallo studio condotto da Volpe, l’Inrca di Ancona, clinica specializzata nella cura delle malattie degli anziani, ha avviato una disciplina ancora più specifica di danzaterapia. Tanto che l’Istituto ha tenuto un corso dal titolo “la danza irlandese come strumento rieducativo della disabilità parkinsoniana”, rivolto sia ai terapeuti che ai malati del morbo di Parkinson. Medici fisiatri, neurologi, fisioterapisti, logopedisti, psicologi e persone affette da Parkinson si sono cimentati in passi e salti tipici della folk irlandese.
Lo studio
La Conferenza Nazionale dei Pazienti della Movement Disorder Society, a Dublino, ha visto la partecipazione di 5.000 delegati, tra cui alcuni dei maggiori esperti di disordini del movimento e leader a livello mondiale. Volpe, che interpreta la musica irlandese, ha deciso di intraprendere la ricerca dopo aver visto un paziente affetto da Parkinson danzare “con notevole equilibrio e fluidità. Sono un grande fan della musica irlandese, canto e danza, non ho potuto non notare l’eccellente equilibrio di questo paziente di Parkinson quando l’ho visto ballare in quel pub. C’erano così pochi difetti alla sua andatura che mi sentivo ci doveva essere qualcosa nel fatto che egli avesse ballato regolarmente, così ho deciso di avviare un progetto di ricerca sul valore di set dance irlandese nella riabilitazione della malattia di Parkinson. I risultati finora sono stati impressionati”, sono state le dichiarazioni di qualche anno fa.
Così andò: al ritorno in Italia, il dottore ha scoperto che Venezia c’era un gruppo di danza irlandese, la Black Sheep Irish Set Dance Association. Così ha avviato un programma di 6 mesi con 24 pazienti con Parkinson per determinare gli effetti riabilitativi della danza sulla loro condizione. “L’obiettivo dello studio era di verificare se la danza irlandese potesse essere efficace sulla mobilità, l’equilibrio e la qualità della vita dei pazienti con malattia di Parkinson”.
“Abbiamo reclutato 24 soggetti con Parkinson e li abbiamo assegnati in modo casuale tra un gruppo di set dance irlandese e un gruppo di fisioterapia convenzionale, con i soggetti valutati tre settimane prima e tre settimane dopo gli interventi. La ricerca mostra un numero ridotto di cadute da parte dei pazienti che hanno partecipato allo studio. Non ci sono invece miglioramenti significativi nel gruppo fisioterapia convenzionale”, ha spiegato Volpe.
Commentando i risultati, il presidente dell’Associazione Parkinson irlandese, Pat O’Rourke, ha dichiarato: “Siamo molto entusiasti di questa ricerca in quanto sembrerebbe che, sotto i nostri occhi, una danza che è insita nella cultura irlandese può essere in grado di aiutare i malati di Parkinson. Stiamo portando le nostre sezioni a conoscenza di questa ricerca e già un buon numero di membri sta prendendo lezioni”.
Nel mondo sono stati fatti altri studi che dimostrano come la danza, in particolare anche il tango, può essere una strategia efficace per migliorare la mobilità nelle persone anziane.