Frank O'Connor

Il saggista Frank O’Connor è ricordato per i suoi racconti impregnati di umorismo e per l’incisiva caratterizzazione dei personaggi. Ne è un esempio “I racconti di FOC” del 1953. Tra i suoi libri più celebri troviamo numerosi racconti, che raccolse in Storie (1953), Più Storie (1954) e Storie selezionate (1954). Uomo di teatro, Frank O’Connor ha diretto l’Abbey Theatre di Dublino.

La biografia

Cresciuto a Cork, l’unico figlio di Minnie (nata O’Connor) e Michael O’Donovan, Frank O’Connor ha frequentato la Saint Patrick’s School su Gardiner’s Hill e North Monastery CBS. La prima vita dello scrittore fu segnata dall’alcolismo, dal debito e dal maltrattamento di sua madre da parte di suo padre. La sua infanzia fu modellata in parte da sua madre, che forniva molte delle entrate della famiglia pulendo le case, perché suo padre non era in grado di mantenere un impiego stabile a causa della sua ubriachezza.

Frank O’Connor adorava sua madre ed era amaramente risentito nei confronti di suo padre. Nelle sue memorie, ha ricordato la sua infanzia come “quegli anni terribili” e ha ammesso di non aver mai potuto perdonare suo padre per gli abusi commessi in famiglia. Quando sua madre aveva settant’anni, Frank O’Connor era inorridito dall’apprendere dal suo stesso medico di aver sofferto per anni di appendicite cronica, che aveva sopportato con grande stoicismo, dato che non aveva mai avuto né il tempo né i soldi per vedere un dottore.

L‘adesione all’esercito

Nel 1918 Frank O’Connor si unì alla prima brigata dell’Esercito repubblicano e servì in combattimento durante la guerra d’indipendenza irlandese. Si oppose al trattato anglo-irlandese del 1921 e si unì all’IRA durante la guerra civile, lavorando in una piccola unità di propaganda nella città. Era uno dei dodicimila combattenti anti-Trattato che furono internati dal governo del nuovo Stato libero. Tra il 1922 e il 1923 Frank O’Connor fu rinchiuso presso la City Gaol ea Gormanston, nella contea di Meath.

Bibliotecario di Cork e Dublino, Frank O’Connor divenne molto celebre come autore di racconti. Li abbiamo già citati precedentemente, ai quali aggiungiamo dei romanzi autobiografici: Figlio unico (1961) e Il figlio di mio padre (1967).