Il trifoglio irlandese, detto appunto shamrock, è stato il mezzo con il quale San Patrizio è riuscito a far capire il concetto della Trinità: ossia Padre, Figlio e Spirito Santo.
Esibito sulle divise di alcune formazioni sportive locali e internazionali, questo simbolo riporta inevitabilmente ai luoghi di San Patrizio, alle sue scorribande da vescovo e a un luogo in particolare in cui ebbe l’ispirazione. Trovandosi di fronte al supremo re di Tara, Laoghaire, usò il fiore per descrivere il caposaldo della fede cristiana. Con non poca difficoltà a far comprendere il senso di “uno e trino”, il vescovo invocò il suo Dio affinché gli concedesse la capacità di farsi comprendere alle popolazioni celtiche.
Stando ai racconti dell’epoca, il cristiano abbassando gli occhi a terra scorse un trifoglio: lo raccolse e lo mostrò. Le tre foglie unite del trifoglio irlandese, distinte allo stesso tempo, si rivelarono perfette per esprimere il concetto. Il re restò impressionato e molte persone si convertirono alla religione cristiana predicata dal vescovo. Dapprima il trifoglio fu di Patrizio, poi anche Colombano lo avrebbe utilizzato durante l’evangelizzatore dell’Europa.
Il trifoglio irlandese
Useremo shamrock e trifoglio irlandese come sinonimi. Il termine in sé non è di origine inglese come alcuni ritengono, piuttosto una un’anglicizzazione del gaelico: seamróg, che significa “giovane trifoglio”. In inglese la traduzione suonerebbe con “young clover”. Lo shamrock, dunque, consistente in una foglia giovane talvolta associata al Trifolium repens (trifoglio bianco, conosciuto in gaelico irlandese come seamair bhán) anche se più frequentemente siamo in presenza di Trifolium dubium (trifoglio minore, seamair bhuí). Seppur il vescovo Patrizio se ne sia assunta implicitamente la paternità, la diffusione del trifoglio parrebbe attribuibile alle proprietà mediche ampiamente riconosciute in età Vittoriana.
Lo shamrock in Irlanda
In Irlanda lo Shamrock è anche uno dei simboli del St Patrick’s Day e della Nazione. Il trifoglio irlandese è usato comunemente per tatuaggi, gadget e manifesti di ogni genere. Oltre a identificare un intero popolo, questo fiore ricorre tra i mastri birrai che intendono apporre la propria firma sulla parte schiumosa della pinta della birra Guinness. La sua forza ha oltrepassato i confini nazionali tanto che il trifoglio è divenuto popolare nelle comunità irlandesi che vivono all’estero. Il 17 marzo, nel giorno del Patrono, avrete modo di vederli ogni dove.
Tra le altre cose, il trifoglio irlandese risulta registrato presso l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale. D’accordo con quanto dice l’Oxford English Dictionary, lo shamrock è una tradizione antichissima con tracce messe per iscritto già dal 1726.
Il trifoglio scelto nei loghi aziendali
C’è una corsa sfrenata ad accaparrarsi il trifoglio e annoverare il simbolo tra le proprie fila. Basta guarda i passaporti di Montserrat, per constatare quanto stiamo dicendo. Il motivo? Fra i suoi abitanti ci sono molti discendenti di immigrati irlandesi. Stesso copione si ripete a Boston, negli States. Non sono da meno le squadre sportive, a cominciare dai Boston Celtics, prestigiosa squadra di pallacanestro che sulle divise abbonda di leprechaun e shamrock. Dallo sport al mondo del lavoro, lo shamrock si spalma sulle divise di organizzazioni statali, compagnie e organizzazioni. Tra questi menzioniamo Aer Lingus, l’azienda IDA e l’University College of Dublin, che recentemente ha apportato una modifica, la Tourist Board nordirlandese e l’operatore turistico Fáilte Ireland.