Jonathan Swift

Jonathan Swift nacque a Dublino nel 1667. Poeta, autore di romanzi e pamphlet satirici, con un forte spirito libero e razionale, pastore anglicano di posizioni eterodosse, Swift non conobbe mai il padre. L’uomo morì poco prima della sua nascita. E il piccolo talento dovette crescere con dei parenti. Quasi come un orfano. Molti lo conoscono come autore de I viaggi di Gulliver.

Terminati gli studi presso il Trinity College di Dublino, Jonathan Swift trovò impiego in Inghilterra come segretario di sir William Temple e conobbe, in casa sua, Esther Johnson, da lui detta ‘Stella’ che sposò segretamente. Per raggiungere l’indipendenza economica, nel 1694 prese gli ordini religiosi e nel1695 ebbe la piccola sede di Kilroot in Irlanda. Nel 1704 uscirono, riuniti anonimi in un solo volume, i primi scritti di Jonathan Swift. E sono ‘La battaglia dei libri’, opera a favore degli antichi nella “querelle entre anciens et modernes”; il ‘Discorso sull’attività meccanica dello spirito’; la ‘Favola della botte’, parodia delle varie chiese cristiane a causa della quale Jonathan Swift vide negata la possibilità di accedere ai massimi gradi della carriera ecclesiastica.

La biografia: vita e morte di Jonathan Swift

Jonathan Swift (Dublino, 30 novembre 1667 – Dublino, 19 ottobre 1745) è stato uno scrittore e poeta irlandese, autore di romanzi e pamphlet satirici. Spirito libero, pastore anglicano di posizioni eterodosse, è considerato tra i maestri della prosa satirica in lingua inglese. Le sue opere più note sono le satire, I viaggi di Gulliver, Il racconto di una botte e il pamphlet, Una modesta proposta. In particolare, nel Gulliver, il suo capolavoro, sotto l’aspetto fittizio della fiaba, dà sfogo alla propria misantropia e rabbia nei confronti del genere umano e del mondo a lui contemporaneo. L’artista si è distinto anche per la sua poesia e i suoi saggi.

L’attività politica e letteraria di Jonathan Swift lo costrinse a vivere prevalentemente a Londra. In Inghilterra, grazie al suo estro e alle sue eccezionali doti di polemista, lo scrittore divenne una delle persone più influenti della città. Il poeta fu attivo consigliere del governo Tory, che appoggiò dalle pagine dell’«Examiner». Scrisse in questi anni moltissimi libelli, saggi e versi di arguta satira politica e di riflessione sulla situazione sociale ed economica con cui si fece conoscere, stimare e temere. Nel 1713 Jonathan Swift ottenne il decanato della chiesa di San Patrick a Dublino e, alla caduta del governo (1714), si trasferì in Irlanda, seguito da Esthef Vanhomrigh, detta «Vanessa», innamorata di lui ma mai ricambiata.

I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift

I Viaggi di Gulliver

Per qualche anno l’intelletto di Jonathan Swift sembrò dedicarsi e fruttare soprattutto in ambito letterario: nel 1726 pubblicò il suo capolavoro, il romanzo I viaggi di Gulliver. L’opera racconta le paradossali esperienze di Lemuel Gulliver, medico di bordo nella flotta britannica, costretto gradatamente a guardare l’umanità nella sua vera luce. Dietro a quella che poi è diventata una lettura da bambini (attraverso opportuni tagli) si nasconde una amara satira nichilista alla società.

Non esiste in tutta la letteratura occidentale una condanna dell’intera umanità paragonabile a quella contenuta nei “Viaggi di Gulliver. La sua critica dei valori, dalla religione alla scienza, dalla politica alla cultura, è spinta fino a minacciare le radici stesse dell’esistenza. Ma il genio di Jonathan Swift ha dato a quest’amarissima opera un assoluto equilibrio d’insieme. L’ha costruita come un prodigioso giocattolo meccanico. Il suo terribile significato allegorico è accessibile solo a chi può e vuole intenderlo e non danneggia mai la componente immaginativa del racconto né le sue suggestive costruzioni fantastiche.

Satire swiftiane

Nel 1729 arrivò Modesta, il maggiore esempio dell’uso del paradosso nelle satire swiftiane. Qui la provocatoria proposta di usare i bambini poveri come cibo per i ricchi è presentata imitando il tono di un accorto economista. Jonathan Swift fu un uomo coraggioso e, dopo aver preparato l’opinione pubblica ad accettare la pace con la Francia, prese una chiara e risoluta posizione in favore degli irlandesi contro i soprusi dell’amministrazione inglese. Divenne così una sorta di eroe nazionale. Dopo la morte di Stella nel 1728, cadde però in una progressiva depressione fisica e intellettuale, toccando il limite della follia. Notevoli sono i versi prodotti in questi anni e raccolti in Lo spogliatoio della signora e Sulla morte del Dr Swift.

Prima di morire lasciò i suoi averi ai poveri e sovvenzionò la fondazione di un manicomio. Postumo fu pubblicato il ‘Diario a Stella’: 65 lettere scritte tra il 1710 e il 1713. Una delle più straordinarie opere di Jonathan Swift, espressa nel little language, il famoso linguaggio infantile e affettuoso.

Opere di Jonathan Swift

Le opere di Jonathan Swift: An account of the battle between the ancient and modern books, 1704; A discourse concerning the mechanical operation of the spirit, 1704; A tale of a tub, 1704; Argument against abolishing christianity, 1708; Drapier’s letters, 1724; Gulliver’s travels, 1726; A modest proposal, 1729; On the death of Dr Swift, 1731; The lady’s dressing room, 1732; The journal to Stella, 1766-68.

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Non perdere altro tempo Acquista subito i libri di Jonathan Swift. A cominciare proprio da I viaggi di Gulliver (1726); Una modesta proposta (1729); La battaglia dei libri (1704); Favola della botte (1704); A Journal to Stella (1766); Drapier’s Letters; An Argument Against Abolishing Christianity; The Conduct of the Allies (1711); Cadenus and Vanessa (1726); Istruzioni alla servitù (1745); A Complete Collection of Genteel and Ingenious Conversation (1738); Meditation Upon a Broomstick (1710); The Battle of the Books (1704).