The Cranberries

Prima di allora i fratelli Noel Hogan e Mike Hogan e il batterista Fergal Lawler suonavano in una band dal nome di “Cranberry saw us”. Allora il cantante solista si chiamava Niall, presto al suo posto sarebbe arrivata una donna: Dolores O’Riordan. Si racconta che quando la cantante si presentò al provino, la prima impressione fu negativa. Lei, però, da subito dimostrò il suo grande carattere deciso e incominciò, suonando una tastiera, a cantare alcune sue composizioni. A quel punto, le chiesero immediatamente di aderire ai The Cranberries. In particolare, gli altri membri rimasero sorpresi dal brano “Linger”. Lo stesso che gli avrebbe spalancato le porte del successo. I Cranberries decisero di registrare su musicassetta tre dei brani appena composti e di farne 300 copie. Le consegnarono a un negozio locale. Una sorta di esperimento per analizzare la reazione del pubblico. Il successo delle musicassette fu incredibile e spinse i 4 a presentare il demo alle case discografiche. Ben presto il nome si ridusse in The Cranberries e nel frattempo arrivò la prima proposta. La Island Records mise sul piatto un contratto. Ma la cattiva gestione del loro manager, rovinò l’esordio discografico di “Uncertain EP”, pubblicato nel 1991. Fu un totale disastro, stroncato dalla critica.

Dopo una momentanea crisi il manager Geoff Travis, che capì le potenzialità dei Cranberries, fu licenziato. I quattro continuarono a lavorare e produssero il loro primo album dal titolo “Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We?”. Inizialmente, la loro musica non decollò. Il successo avvenne negli Usa e in Europa di rimbalzo. Il secondo album dei Cranberries, pubblicato nel 1994 “No Need to Argue”, andò decisamente meglio. L’album riuscì a vendere oltre dieci milioni di copie in tutto il mondo. Due delle sue canzoni, “Zombie (un brano aggressivo contro la guerra civile in Irlanda del Nord e contro le ipocrisie di coloro i quali predicano pace e seminano guerra) e “Ode to my family” imperversarono nelle classifiche dei singoli più venduti. Nel 1995, la band pubblica alcuni brani inediti affiancati da molti videoclip: “Doors and windows. Nell’aprile del 1996 venne pubblicato il terzo album dei Cranberries “To the faithful departed”. Dal sociale alla politica, i testi sono carichi di significati politici rispetto ai precedenti. Pur vendendo molte copie, il disco non ottiene lo stesso successo del precedente. Nel 1999 la band torna in vetta con l’album “Bury The Hatchet”. Seguirà nel 2001: “Wake Up And The Smell The Coffee”: un elogio alla felicità e alla tranquillità di una vita normalissima, con i suoi alti e bassi, ma comunque gratificante. L’anno successivo segue “Stars: The Best Of 1992-2002 (2002)”, il primo greatest hits. Dopo voci di scioglimento, i Cranberries hanno fatto tante apparizioni. Anche in Italia. Il 28 aprile 2017 è stato pubblicato il nuovo album dal titolo “Something Else. Contiene brani classici della band arrangiati con la “Irish Chamber Orchestra e tre inediti. Nel 2018 è morta la cantante Dolores O’Riordan.

La carriera con la band

Dolores O’Riordan entra a far parte del gruppo nel 1990, in sostituzione del cantante Niall Quinn. Con la band, la cantautrice pubblicherà tre album: Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We? (1993), No Need to Argue (1994), l’album che contiene la celebre Zombie premiata agli MTV Awards come migliore canzone del 1995, e To the Faithful Departed (1996). Nel 1999 esce il nuovo disco, Bury the Hatchet, pubblicato dalla Island Records. Seguono altre due pubblicazioni, Wake Up and Smell the Coffee – quinto album del gruppo – e The Best of 1992 – 2002. L’anno successivo la band si scioglie.

La carriera solista di Dolores O’Riordan

Dolores inizia la carriera solista e nel 2004 torna con la colonna sonora del film di Mel Gibson ‘La passione di Cristo’. Nel 2004, canta con Zucchero Fornaciari in Zu & Co. nel brano Pure Love, eseguita anche dal vivo col cantante emiliano durante il Tour. Segue, nel 2007, un duetto con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro nel brano ‘Senza fiato’. Il suo primo album da solista è Are You Listening? mentre il secondo sarà No Baggage, pubblicato qualche mese prima di tornare con la band.

Cranberries dal vivo con Zombie

Il video performance LIVE con Dolores O’Riordan e tutta la band.

Another head hangs lowly
Child is slowly taken
And the violence caused such silence
Who are we mistaken?
But you see, it’s not me, it’s not my family
In your head, in your head they are fighting
With their tanks, and their bombs, and their bombs, and their guns
In your head, in your head they are crying
In your head, in your head
Zombie, zombie, zombie-ie-ie
What’s in your head? In your head?
Zombie, zombie, zombie-ie-ie-ie, oh
Another mother’s breaking
Heart is taking over
When the violence causes silence
We must be mistaken
It’s the same old theme, since nineteen-sixteen
In your head, in your head they’re still fighting…

La discografia dei Cranberries

È molto lunga la discografia dei Cranberries e inizia con Uncertain (1991), Everybody Else Is Doing It So, So Why Can’t We? (1993), No Need To Argue (1994), To The Faithful Departed (1995), Doors And Windows (1995), Bury The Hatchet (1999). A partire dagli anni duemila, il gruppo produce Wake Up And The Smell The Coffee (2001), Stars: The Best Of 1992-2002 (2002), Stars s&v deluxe + dvd (2005), Gold (2009), Bualadh bos (2010), Roses (2012) e Something Else (2017). La tragica morte della cantante Dolores O’Riordan segnerà la carriera. Per maggiori informazioni consigliamo di visitare il sito ufficiale dei Cranberries e magari  acquistare subito i loro album online.

Muore Dolores O’Riordan

15 gennaio 2018
Intontita dall’alcol, è affogata

La perdita della cantante Dolores O’Riordan, voce dei Cranberries, è un colpo per la band. Corre il 15 gennaio 2018, la cantate muore a soli 46 anni. La sua morte è improvvisa e desta molti sospetti perché la cantante viene ritrovata senza vita nella vasca da bagno della sua stanza. Le ipotesi iniziali non coincideranno con la causa finale: annegamento accidentale dovuto a un’intossicazione da alcolici. La leader del gruppo è morta in solitudine all’Hyatt Park Hilton di Londra. Dolores O’Riordan si trovava in Inghilterra per una sessione di registrazione convocata dai Bad Wolves, una band metal statunitense per realizzare una cover della celebre Zombie. La leader era contenta e lo si capisce da un messaggio lasciato sulla segreteria telefonica del produttore Dan Waite. Dello stesso parere, ovvero sul fatto che fosse entusiasta, la madre Eileen, ultima a parlare con lei prima della morte. Di Dolores O’Riordan sapeva tutto, anche dei suoi demoni e gli abusi subiti da una persona importante della sua città quando aveva tra gli 8 e i 12 anni. Traumi che si è portata sempre addosso e sfogati nell’alcolismo. Tre figli, nel 2013 aveva tentato il suicidio. Le era stato diagnosticato il disturbo bipolare. A trovarla in quella maledetta stanza di albergo, la cameriera. Il resto è un vuoto e tanti ricordi.

Dolores non si è suicidata: È morta annegata

Le cause della morte

Intossicata dal alcool, la cantante dei Cranberries Dolores O’Riordan è morta per annegamento in modo accidentale nella vasca da bagno. Lo rivela il medico legale. La cantante si trovava in Inghilterra con i Cranberries per una sessione di registrazioni.

Così, quella morte avvolta nel mistero dal 15 gennaio, che ha devastato milioni di fan, trova il suo epilogo. La stella della celebre band irlandese, 46 anni, trovata senza vita in una stanza del Park Lane Hilton Hotel a Londra non si è suicidata, come si era ipotizzato. Come spiega il medico legale Shirley Radcliffe, la causa riconduce a “un annegamento accidentale dovuto a intossicazione”, e che non sono state trovate “prove di ferite o di atti di autolesionismo”.

Secondo il Guardian, il livello di alcool trovato nel sangue era quattro volte più alto del limite: i dati registrano 330mg per 100ml di sangue, oltre a un alto tasso di fumo e uso di medicine. Le analisi sono state rese note alla Westminster Court, dove l’incaricato di medicina legale ha presentato i risultati della sua indagine. Ripercorrendo quel tragico giorno, anche uno dei testimoni davanti al Giudice conferma quanto dichiarato dal medico legale: “Quella sera la cantante ha fatto uso e abuso di un’ingente quantità di alcolici”.

I funerali di Dolores O’Riordan

Limerick

I funerali di Dolores O’Riordan si sono tenuti a Limerick, città natale della cantante. In centinaia hanno reso omaggio al feretro della leader dei Cranberries, scomparsa a 46 anni a Londra. Le esequie si sono svolte presso la Saint Ailbe Church, dove la cantautrice cantava nel coro quando era bambina.
Presenti alla funzione l’ex marito Don Burton (sposato nel 1994 e dal quale ha divorziato nel 2014), i tre figli Taylor, Molly e Dakota, oltre all’attuale compagno Ole Koretsky, col quale formava anche il gruppo D.A.R.K. insieme ad Andy Rourke, ex bassista degli Smiths.
Alla cerimonia, che si è aperta sulle note dell’Ave Maria che Dolores aveva cantato insieme a Luciano Pavarotti a Modena nel 1995, anche la madre Eileen, la sorella Angela e i fratelli Terence, Brendan, Donal, Joseph e PJ. McNamara.

I funerali

All’inizio dei funerali di Dolores O’Riordan sono stati portati sull’altare una chitarra e un disco di platino come simboli appartenuti alla sua vita. Nell’omelia, Canon McNamara ha raccontato il primo incontro con la cantante: “Il ricordo era scritto in modo indelebile nella mia mente”. E così, per un attimo, Dolores è tornata bambina e si è materializzata – nel ricordo dei presenti – a suonare e cantare con il coro di questa graziosissima chiesa. Poi McNamara ha pregato affinché: “La nostra amata Dolores si possa riunire a suo padre, Terry, il suo fratellino, Gerard, i nonni, i parenti e gli amici, alla presenza del Signore e della Madonna dei Dolori nel regno celeste, dove non c’è più dolore o sofferenza o separazione, ma solo gioia e pace per tutta l’eternità”.
La musicista è stata sepolta vicino al padre (durante una cerimonia privata), nel cimitero di Caherelly. Alla sepoltura hanno partecipato soltanto i famigliari, gli amici (tra i quali anche la moglie di Bono Vox, Ali Hewson) e i membri della band (Mike e Noel Hogan e Fergal Lawler). Commovente anche il saluto del presidente dell’Irlanda, Michael D. Higgins, che ha ricordato Dolores via radio.

In the end, il tributo dei Cranberries a O’Riordan

L’ultimo album

Stavano lavorando al nuovo album quando Dolores O’Riordan morì. Così a distanza di un anno dalla tragedia, i The Cranberries pubblicano il nuovo disco, tributo alla cantante defunta: “In the end”.

“Mi manca terribilmente come a tutta la famiglia. Detto questo, non posso pensare ad un modo più appropriato per commemorare il primo anniversario della sua scomparsa e celebrare la sua vita con l’annuncio al mondo dell’uscita del suo album finale con la band. Era molto entusiasta di questo nuovo lavoro e non vedeva l’ora che uscisse. Non ho dubbi che ora sia felice e che sarebbe lieta di tutto ciò”, ha commentato la madre di Dolores, Eileen O’Riordan.

A completare l’opera postuma “In the end” sono stati Noel Hogan, Mike Hogan e Fergal Lawler che, ancora una volta, hanno scelto la produzione di Stephen Street. Il produttore aveva già affiancato la band in quattro dei loro album precedenti, tra cui “Everybody Else Is Doing It So Why Can’t We?” e “No Need Need To Argue”.