Il colloquio di lavoro

Il colloquio di lavoro è un passo in avanti per il candidato che ha ottenuto ciò che cercava. Il curriculum vitae ha attenzionato l’azienda che ora vuole saperne di più su di te. E allora bisogna fare attenzione e prepararsi al meglio per ottenere il lavoro e non commettere passi falsi.

Il colloquio telefonico

Sempre più spesso, anche per via del Covid-19 o altre dinamiche eventuali, il colloquio si fa telefonicamente. Quando si cerca lavoro all’estero, la prassi è abbastanza consolidata considerando il fatto che molto probabilmente siete ancora in Italia e ancora non siete convinti di acquistare un volo per l’Irlanda. Tramite Skype, Zoom o Teams ci si ritrova faccia a faccia con una commissione esaminatrice pronta a dare un giudizio su di te. Oltre alle conoscenze richieste dall’offerta di lavoro, nel colloquio dovrete mostrare la conoscenza della lingua inglese. Dunque due aspetti importanti: il lavoro cui aspirate e la lingua per comunicare con gli altri dipendenti dell’azienda. Da un punto di vista aziendale, il colloquio di lavoro telefonico è imprescindibile.

Prepararsi al colloquio

Ci sono diversi momenti del colloquio che servono a svelare la vostra idoneità al lavoro, capacità, modo di fare e aspirazioni. Ora occorre mettere in campo tutto voi stessi cercando di portare a casa il contratto. Alcuni le chiamano tecniche di sopravvivenza, spinte psicologiche per aumentare la propria autostima, a noi piace definirli consigli destinati a persone che hanno già scelto di mettere in gioco la propria vita e di affrontare un nuovo mondo.

La fase antecedente l’incontro

La fase iniziale ebbene considerarla come un momento preparatorio al colloquio. Occorre fare mente locale sull’azienda esaminatrice. Cosa fanno? Di cosa si occupano? La mia figura è già presente, in quale settore? La cosa migliore è procedere a piccoli passi fino a masticare l’argomento o gli argomenti trattati dal vostro futuro datore di lavoro. Partite dunque dall’offerta e ampliate le conoscenze navigando sul loro sito, guardando le commesse di lavoro, cercando di capire quali sono le figure centrali che servono a far funzionare la “macchina”.

Tutto questo accrescerà le vostre motivazioni e saprete collocarvi meglio in quel posto di lavoro che vorrete ottenere. Dal focus sull’azienda al focus sulle vostre capacità cercate di rileggere il vostro curriculum accuratamente soffermandovi su ogni singola voce. Tutto potrebbe diventare oggetto di domanda. Imparate a valorizzare i punti di forza e a contenere i punti di debolezza: dovrete porvi una domanda e fornirvi delle risposte adeguate e convincenti. Il colloquio è un confronto di idee e di opinioni, un botta e risposta educato e garbato senza mai sfidare la commissione esaminatrice.

L’aspetto esteriore è fondamentale per superare brillantemente un colloquio di lavoro. Ricorrere a un vestito adatto al contesto, curarsi capelli e barba (se uomo) è importante. Sostenere un incontro di lavoro con dei vestiti trasandati, con i tatuaggi in vista e chissà quali altre cose è sbagliato, soprattutto se il contesto aziendale richiede un esplicito dress code. Ad esempio Ryanair escludeva dagli elenchi i candidati con dei tatuaggi in faccia e sul collo. Non si tratta di discriminazione, sono regole e ogni azienda privata può scegliere chi assumere.

Il faccia a faccia

Meglio attendere qualche minuto che arriva in ritardo. Una buona regola da rispettare sempre e comunque. Eventuali disguidi vanno dichiarati per tempo, salvo cause di forza maggiore. Il colloquio online è accompagnato da un saluto iniziale, in presenza il saluto avviene con una stretta di mano e lo sguardo presente magari guardando l’interlocutore o gli interlocutori negli occhi. Dare del lei, in inglese si può utilizzare il linguaggio più formale, è un punto di vantaggio. Mantenere la posizione eretta, muovere le mani (non troppo) per non sembrare impacciati e mai guardare l’orologio. Il contatto visivo è fondamentale, l’immagine di una persona serena, tranquilla e disponibile è un altro punto a favore. A domanda si risponde con sincerità restando nel contesto della domanda e senza fare troppi giri di parole. Quando non è chiara la domanda ebbene chiarire fin da subito: “Non ho capito, può ripetere per favore? Grazie” o ” Cosa intende con questo”.

L’arrivederci

La terza fase del colloquio non è sempre presente. Ci potrebbe essere un momento in cui il discorso è lasciato al candidato senza una domanda apparente. Approfittate del momento per esprimere la vostra voglia di ottenere questo lavoro, di cambiare vita, di essere pronti a trasferirvi in Irlanda anche a 50 anni. In questa fase dovranno restare tabù gli argomenti legati al salario, di prassi introdotti dal selezionatore,  e concentrarvi su tutto l’entusiasmo e le aspettative riposte in questo lavoro. Un modo per trasmettere positività ma senza esagerare, senza apparire superficiali. Il sorriso e il saluto finale chiudono un colloquio rispettoso. L’attesa potrà rivelarvi quanto sarete stati convincenti.