Ai Dubliners va l’enorme merito di avere portato le ballad al di fuori del mondo (peraltro naturale) dei pub e dei folk club, riuscendo a proporle a livello planetario, con la dignità attribuita alla migliore musica popolare. Un moda di esportare la cultura nel pianeta terra. E ci riuscirono.
Le origini dei Dubliners
I Dubliners si chiamavano The Ronnie Drew Ballad Group e il nucleo iniziale consisteva allora in Ronnie Drew, Ciarán Bourke, Barney McKenna e Luke Kelly. A questi musicisti si unirono in seguito Bob Lynch e John Sheahan, e tutto ebbe inizio da lì: il gruppo iniziò a suonare stabilmente all’Abbey Tavern di Howth, e il pubblico amò fin dall’inizio questi corposi musicisti.
Con il crescere della notorietà, i Dubliners dovettero cercare un nome più ammiccante e in onore al libro di James Joyce dedicato alla loro città scelsero “The Dubliners” il successo eclatante e immediato li trovò ingenuamente “impreparati”, ma in breve tempo riuscirono ad adattarsi alle regole della condizione di folk band di successo.
Storia breve dei Dubliners
Bisogna tornare al 1962 per comprendere come si siano formati i Dubliners. La loro storia comincia in un pub dublinese e man mano prende forma. Il nome iniziale della band scompare ben presto e i suoi membri scelgono un nome più appropriato. Sarà Drew a scegliere Dubliners perché proprio in quel periodo Kelly stava leggendo The Dubliners di James Joyce. Un nome nuovo che garantì un grande successo. Il loro esordio avvenne due anni dopo. Correva l’anno 1964 e l’album portava il nome omonimo del gruppo.
Dubliners dal vivo
Il video performance LIVE.
Membri del gruppo (Sono tutti morti)
Tutti i membri dei Dubliners, del gruppo originale sono morti, l’ultimo Barney McKenna. Oltre ad una serie di variazioni e rimaneggiamenti nella formazione, ma continuano a mantenere una freschezza e una integrità difficile da immaginare in musicisti di questa età: girano ancora il mondo suonando nei più grandi auditorium, e il loro successo continua, incurante del tempo e delle mode che cambiano.
Barney McKenna, l’ultimo dei Dubliners
Barney McKenna è stato l’ultimo componente della band a morire. Il musicista dei Dubliners si è spento nel 2012, improvvisamente, all’età di 72 anni. Con lui si è conclusa la formazione originaria. McKenna faceva parte della band sin dagli inizi, proprio quando fu fondata alla O’Donoghue Pub a Dublino. Correva i 1962 e ci furono grandi festeggiamenti in occasione del 50° anniversario con una serie di concerti presso la Christ Church Cathedral di Dublino.
I “The Dubliners” erano in partenza per un tour in Danimarca e McKenna era pronto ad andare nonostante negli ultimi anni avesse avuto diversi problemi di salute. Combatteva sia con il diabete sia con un ictus che lo aveva colpito in forma lieve. Il musicista era in cucina con un suo amico, il chitarrista Michael Howard, quando si è addormentato sulla sedia. Inutili i tentativi di rianimarlo e la sua morte è stata accertata in ospedale, al Beaumont.
Barney McKenna è stato “il più importante suonatore di banjo d’Irlanda”, almeno in riferimento alla musica tradizionale irlandese. Le sue performance sono state fonte di ispirazione per un’intera generazione. Gli altri tre membri fondatori, Ronnie Drew, Ciaran Bourke e Luke Kelly sono scomparsi rispettivamente nel 2008, 1988 e 1984.