L’organizzazione paramilitare Ulster Volunteer Force (UVF) è stata fondata nel 1966 per contrastare il crescente nazionalismo irlandese.
Sviluppatosi attorno alle celebrazioni del 50° anniversario della Rivolta di Pasqua del 1916, Ulster Volunteer Force ha adottato lo stesso nome e gli stessi simboli della UVF fondata nel 1912 da Sir Edward Carson per combattere la Home Rule. Molti appartenenti ala paramilitare lealista hanno perso la vita durante la Battaglia della Somma del 1916, combattendo nella 26esima divisione Ulster dell’esercito britannico.
Fu nel 1966 che la Ulster Volunteer Force e il suo leader Gusty Spence diventarono famosi. Il 26 giugno, dopo essersi resa responsabile della morte di tre civili, due cattolici e un protestante senza alcun collegamento con l’IRA, il gruppo uccise per mano di Spence Peter Ward, un giovane barman cattolico che lavorava in un pub di Shankill Rd. Spence venne accusato dell’omicidio e fu condannato a 20 anni di prigione. L’UVF si oppose tenacemente anche alla politica di riforme attuata dal Primo Ministro Terence O’Neill. Nel 1969 diede avvio ad una campagna di attentati contro le linee elettriche e gli acquedotti come parte di una strategia volta a portare le dimissioni di O’Neill, che si dimise alla fine di aprile.
Spesso la Ulster Volunteer Force (UVF) non rivendica gli attentati commessi e in molte occasioni si nasconde dietro altri nomi. È per questo difficile fare una stima precisa delle vittime. Anche se in un periodo di oltre 30 anni si è resa responsabile dell’uccisione di molti cattolici innocenti.
Ulster Volunteer Force: attentati
Nel dicembre 1971 una bomba al McGurk’s bar di Belfast uccise 15 persone. Verso la metà degli anni ’70 un’unità della UVF nota con il nome di Shankill Butchers venne coinvolta in orribili omicidi settari. Il 17 maggio 1974 membri della Ulster Volunteer Force piazzarono una bomba a Dublino e una a Monaghan uccidendo 33 innocenti. Nel 1975 uccisero tre appartenenti alla Miami Show Band.
Sinonimi: Protestant Action Force (PAF); Protestant Action Group (PAG); Red Hand Commando (RHC).
Nell’aprile 1974 Merlyn Rees poi Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord, nell’intento di incoraggiare la UVF a dirigersi verso strategie di tipo costituzionale abbandonando la violenza, ritirò la proscrizione rendendo l’associazione legale. Ma con il susseguirsi degli eventi, il 2 maggio 1975 la UVF fu dichiarata di nuovo fuorilegge.
Nell’ottobre 1975 durante un’operazione di polizia, 26 membri dell’Ulster Volunteer Force (UVF) furono arrestati e incarcerati. Nel 1983 Joseph Bennett, un comandante della UVF divenne informatore della polizia. Con il suo contributo molti appartenenti all’associazione vennero catturati e imprigionati.
Ulster Volunteer Force: anni Novanta
Nell’ottobre 1994 la Ulster Volunteer Force dichiarò il cessate il fuoco sotto l’egida del Combined Loyalist Military Command (CLMC). Fu il leader Gusty Spence a fare l’annuncio dichiarandosi sinceramente pentito per tutte le vittime innocenti causate dalla violenza lealista. L’ala politica della UVF, il Progressive Unionist Party ha giocato un ruolo molto importante nell’attuale processo di pace, sostenendo l’Accordo di Belfast del 1998. Lo stesso Gusty Spence dopo aver passato 20 anni in prigione ha rinunciato totalmente alla violenza. Egli rappresenta oggi una figura chiave nel processo di pace.
Dal 1996 la Ulster Volunteer Force è coinvolta in una feroce faida con la Loyalist Volunteer Force (LVF) che ha causato numerose vittime. Nel dicembre 2000 è stata dichiarata una tregua tra le due organizzazioni anche se, continua a persistere una certa tensione tra la UVF e la LVF. Nei primi anni ’70 la UVF contava circa 1500 membri. Oggi le stime parlano di alcune centinaia di membri di cui solo un piccolo gruppo di membri “attivi”. La UVF ha una sezione giovanile, la Young Citizen Volunteers (YCV). La Loyalist Prisoners Welfare Assistance (LPWA) dà invece sostegno ai volontari della UVF incarcerati durante il conflitto.
L’arsenale della Ulster Volunteer Force comprende fucili, mitragliatrici UZI, pistole e un imprecisato quantitativo di esplosivo al plastico di tipo Powergel, utilizzato in diversi attentati nella Repubblica d’Irlanda. Secondo le stime del libro Lost Lives tra il 1966 e il 1999 i membri della UVF e dei suoi gruppi affiliati, hanno ucciso 547 persone.
UVF: ‘abbiamo distrutto l’arsenale’
Le organizzazioni paramilitari lealiste, l’Ulster Volunteer Force e la Red Hand Commando nei giorni scorsi hanno completato il processo di disarmo. Secondo le organizzazioni il tutto sarebbe avvenuto difronte a testimoni indipendenti. ‘La notizia diffusa dalla leadership dell’Ulster Volunteer Force e del Red Hand Commando è stata diffusa a mezzo di comunicato. Un processo di disarmo è cominciato anche da parte di un altro gruppo lealista l’UDA (Ulster Defence Association), che in un comunicato si legge: ‘La pace e la democrazia sono state assicurate, e non è più necessaria la resistenza armata. Conseguentemente, abbiamo iniziato a dismettere il nostro arsenale’.
Si ringrazia Cristina Orsingher