Damien Rice

Originario della contea di Kildare, Damien Rice è venuto spesso in Italia durante i suoi tour europei. In particolare il cantautore è stato a Roma, Firenze, Ferrara e Grado.

Nomade per passione, Damien Rice (Celbridge, 7 dicembre 1973) è divenuto famoso alle cronache per il romantico quanto struggente album «O». Qualche anno dopo ha proseguito la sua produzione con un nuovo lavoro che ha chiamato «9». Torniamo a «O», l’album di debutto e di successo. Era il 2002 quando il disco gli concede una finestra internazionale. Si tratta di un album magnifico che lo consacra ben presto a diventare un cantautore navigato. Lo dicono le vendite e la classifica UK Top Album Chart: ottanta settimane in elenco e oltre 2 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

Diventato subito un cult e ben accolto dalla critica, il cantautore irlandese Damien Rice è paragonato ai grandi musicisti irlandesi. I critici gli fanno tracciare la storia moderna della musica irlandese, quasi al pari di Van Morrison. Insomma, Damien non è più lo sfigato che suona nella sua cameretta. Oramai è un musicista affermato che può presentare al mondo le sue composizioni.

Damien Rice il cantautore della contea di Kildare

Damien Rice suona chitarra, piano, basso, clarinetto e percussioni. La sua personalità trasparente emana la genuinità tipica degli irlandesi e ha già avuto modo di esibirsi in America. Durante le tappe negli States è stato accompagnato dalla band di Chris Martin, così come nei maggiori festival europei come quello di Glastonbury facendo ascoltare i suoi capolavori. Come il brano «Eskimo», un romanzo d’amore e d’amicizia, che assume un tono operistico grazie alla presenza del soprano.

Dal vivo il songwriter si esibisce affiancato da Tom Osander (percussioni), Vyvienne Long (viola) e Shane Fitzsimons (basso). Da sottolineare la voce di Lisa Hanningan, dal 2007 solista, che in alcuni brani doppia quella del musicista. Un connubio, quest’ultimo, che purtroppo è finito. Da qualche anno, infatti, le strade di Damien Rice e di Lisa si sono separate. Lei ha preferito intraprendere la carriera solista.

Gli album di Damien Rice

L’album di debutto ufficiale del cantante irlandese Damien Rice, pubblicato il 1º febbraio 2002 in Irlanda e in Regno Unito dalla 14th Floor, è “O”, preceduto dal singolo The Blower’s Daughter. Dedicato all’amico morto nel 2001 Mic Cristopher, il disco è un chiaro riferimento al romanzo Histoire d’O, citato nella canzone “Amie”. I brani sono davvero speciali e vengono scelti come colonna sonora di molte serie televisive. A cominciare da “Cannonball” e “The Blower’s Daughter” in The L Word, “Delicate” in Lost, Dr. House – Medical Division, Dawson’s Creek, Alias, Misfits e CSI: Miami, “Cold Water” in E.R. – Medici in prima linea e nel film Stay – Nel labirinto della mente e “Cannonball” in The O.C.. Nel 2004 “The Blower’s Daughter” e le note al pianoforte di “Cold Water” fanno da colonna sonora al film Closer di Mike Nichols. “The Blower’s Daughter” è stata utilizzata nel film di Nanni Moretti “Il Caimano” (2006).

Il secondo disco di Damien Rice “9” , uscito nel 2006 è stato molto apprezzato dalla critica, premiato ai Brit Award. Un lavoro che in qualche modo è legato a un’esperienza di vita, in Mini Cooper a Barcellona per assistere al concerto dei Radiohead e a un soggiorno in Italia. In questo periodo della sua vita, Damien Rice ha vissuto per due mesi presso una fattoria a Pontassieve: “Mancavano luce e telefono, scappavo da me stesso”, dirà successivamente.  Nel 2012 Rice esegue e registra una cover del brano One degli U2, che entra a far parte della colonna sonora del film The Impossible di Juan Antonio Bayona. Il 4 settembre 2014 annuncia ufficialmente, tramite il suo account Twitter, l’uscita del suo terzo album My Favourite Faded Fantasy.

Il terzo album in studio di Damien Rice, My Favourite Faded Fantasy, è stato  pubblicato in tutto il mondo il 4 novembre 2014. Nato dalla collaborazione con il produttore Rick Rubin, il disco presenta otto tracce, come gli anni di silenzio trascorsi dalla pubblicazione di 9. Criticato dalla critica, ci sono due brani degli di nota come “The Greatest Bastard” e “I Don’t Want To Change You”.