Martin McGuinness
Martin McGuinness

Martin McGuinness era un politico nordirlandese, figura di spicco del partito Sinn Féin che ha contribuito all’Accordo del Venerdì Santo del 1998 insieme a Gerry Adams. L’ultima carica ricoperta: vicepremier dell’Irlanda del Nord. Negli ultimi anni della sua vita si era reso protagonista di incontri storici con la Regina Elisabetta a simboleggiare una riconciliazione con la famiglia reale, precedentemente nel mirino del gruppo paramilitare repubblicano.

Ecco una breve biografia di Martin McGuinness, nato a Derry, il 23 maggio 1950, e morto nel 2017. Aveva 20 anni quando entrò a far parte della Provisional IRA durante gli anni ’70, fino ad arrivare alla carica di vice comandante della Brigata Derry. Capo di stato maggiore dell’Ira dal 1979 al 1982, è un’appartenenza che egli stesso ha sempre negato.

Biografia

Martin McGuinness nacque nel 1950 in una casa a schiera in un complesso residenziale nel quartiere Bogside a Derry. Il futuro leader frequentò la scuola locale dei Christian Brothers. A differenza di Gerry Adams, che proveniva da una famiglia tradizionale repubblicana, McGuinness mostrava uno scarso interesse per la politica prima dell’inizio dei Troubles, ovvero i disordini in Irlanda del Nord. Aveva 20 anni quando entrò a far parte della Provisional IRA durante gli anni ’70, fino ad arrivare alla carica di vice comandante della Brigata Derry. La sua prima condanna, McGuinness, la riceve nel 1973: 6 mesi di reclusione da una corte irlandese per possesso di esplosivo e munizioni. Una affermazione del numero due del Sinn Féin testimonierebbe la sua appartenenza al gruppo: “Abbiamo combattuto contro l’uccisione del nostro popolo, sono un membro dell’IRA e ne sono molto, molto orgoglioso”.

Il carcere lo consacrò a leader politico dell’IRA, operando con il partito repubblicano: Sinn Féin. La sua prima condanna la ricevette nel 1973. Nel 1982 fu eletto per la prima volta nell’assemblea legislativa nordirlandese che durò ben poco. Poi di nuovo nel 1997 quando invece approdò a Westminster (al Parlamento inglese, ndr), ma non occuperà mai il suo seggio – i repubblicani eletti non occupavano i seggi nel parlamento inglese. Ma la vera forza di Martin McGuinness e del gruppo dirigente del partito repubblicano arriva con l’Accordo del 1998, uno sforzo tra tutte le parti in causa. Ha sposato nel 1974 Bernadette Canning, da cui ha avuto 4 figli. Tra l’altro, il politico nordirlandese era un tifoso del Derry City.

Carriera politica

Il percorso, quasi obbligatorio, per un combattente dell’IRA negli anni Settanta e Ottanta passava per l’adesione al maggiore partito repubblicano. Martin McGuinness fu eletto per la prima volta nel 1982 all’assemblea legislativa nordirlandese. Avrà vita breve, boicottata sia dal Sinn Féin che dai nazionalisti moderati del SDLP, il Social Democratic and Labour Party. Nel 1997 fu la volta dell’elezione a Westminster, ma non occuperà mai il suo seggio, in ossequio a quello che per i repubblicani irlandesi è un dogma, ovverosia l’abstensionism principle, per cui i repubblicani eletti non occupavano i seggi nel parlamento inglese, in quello irlandese e in quello nordirlandese, non riconoscendo le istituzioni nate dal Trattato Anglo-Irlandese del 1921. Principio decaduto nel 1998 quando accettò di entrare a far parte della Northern Ireland Assembly a Stormont.

Durante i colloqui che precedettero l’Accordo del 1998 svolse il ruolo di capo negoziatore del Sinn Féin. Svolse un ruolo decisivo per arrivare alla firma del Belfast Agreement. In seguito entrò a far parte del nuovo governo di coalizione, ricoprendo il ruolo di ministro dell’istruzione. Successivamente agli accordi di Saint Andrews, Martin McGuinness fu designato vicepremier del governo guidato dal reverendo Ian Paisley, leader del Democratic Unionist Party (DUP), partito di maggioranza relativa. Il 9 gennaio 2017 si è dimesso dalla carica di vicepremier in segno di protesta contro un provvedimento sulle energie rinnovabili, giudicato da lui scandaloso. A seguito dell’amiloidosi, una rara malattia genetica, si è spento a Belfast il 21 marzo 2017 all’età di 66 anni.

L’incontro storico tra Martin McGuinness e la Regina Elisabetta II

A pochi giorni dall’incontro storico con la Regina d’Inghilterra, Elisabetta II, in viaggio reale in Irlanda del Nord, Martin Mcguinness affermò di non aver ancora preso una decisione sull’opportunità o meno di stringere la mano alla monarca. L’anno precedente aveva declinato l’invito. Le sue parole: “Qualsiasi decisione sarà presa in collaborazione con la dirigenza del Sinn Féin”.

Non solo, il leader politico volle ricordare i grandi progressi fatti fino ad allora: “Non solo nel Nord ma in tutta l’Irlanda abbiamo continuato a lavorare per la riconciliazione”. La stretta di mano tra Martin Mcguinness e la regina Elisabetta avvenne puntuale il 27 giugno 2012.

La stretta di mano

L’ex membro dell’Ira, mai confermata l’appartenenza, e vice premier dell’Irlanda del Nord ha incontrato la Regina Elisabetta II: “L’incontro con la regina è stato molto bello, ma sono ancora un repubblicano”, dichiarò al margine della visita. Tra loro ci fu un gesto simbolico, una stretta di mano che diede in realtà un forte contributo al processo di pace già in atto. Secondo le indiscrezione la prima stretta di mano avvenne in un incontro privato, poi il gesto fu replicato davanti alle telecamere.

Due anni dopo, nel 2014, Martin McGuinness confermò la sua presenza nel castello di Windsor allo stesso tavolo della Regina Elisabetta II. Un banchetto organizzato ad hoc dalla sovrana, omaggio al presidente irlandese Michael Higgins. La visita era di per sé un evento storico: la prima visita ufficiale di un capo di stato della Repubblica d’Irlanda in Gran Bretagna, reso ancora più speciale proprio dalla presenza confermata del numero due del partito repubblicano. E fu proprio lo Sinn Féinconun comunicato, a firma di Gerry Adams, a diffondere la notizia: “Se la partecipazione di Martin McGuinness alla visita di stato del presidente Higgins non può essere ben accolta dagli oppositori al cambiamento, si tratta di un nuovo esempio dell’impegno del Sinn Féin a favore di un avvenire fondato sulla tolleranza e l’uguaglianza”.

Tra l’altro, in occasione delle Presidenziali irlandesi, Martin McGuinness candidato dichiarò di rimpiangere “ogni singola vita”. Un riferimento alle vittime di violenze durante gli anni dei Troubles, morti che in qualche modo contribuirono al processo di pace. Nonostante la sua forte fede da repubblicano, McGuinness colse il momento per mostrare la sua maturità, anche politica.

La morte

Martin McGuinness è deceduto dopo una lunga malattia genetica, soffriva di amiloidosi. Qualche mese prima di morire a Belfast il 21 marzo 2017, all’età di 66 anni, aveva lasciato la politica e da poco si era anche dimesso da vice primo ministro del governo di Stormont. Nonostante gli evidenti e ripetuti contrasti con il premier di allora, l’esponente del Dup Arlene Foster, probabilmente quella scelta fu legata alle condizioni di salute piuttosto che alle dispute politiche. L’amico di una vita di lotta, Adams, Presidente del partito annunciò la morte con questo comunicato: “È con profondo rammarico e tristezza che abbiamo appreso la morte del nostro amico e compagno Martin McGuinness, scomparso a Derry durante la notte. Egli mancherà molto a tutti coloro che lo conoscevano. Per tutta la vita Martin ha mostrato grande determinazione, dignità e umiltà. Lo ha fatto anche durante la sua breve malattia. Era un repubblicano appassionato che ha lavorato instancabilmente per la pace e la riconciliazione e per la riunificazione del suo Paese. Ma soprattutto amava la sua famiglia e la gente di Derry ed era immensamente orgoglioso di entrambi. A nome dei repubblicani in tutto il mondo estendiamo le nostre condoglianze a Bernie, Fiachra, Emmet, Fionnuala e Grainne, nipoti e famiglia estesa McGuinness”.

“I measc laochra na nGael go raibh a anam dílis”.

I funerali di Martin McGuinness

I funerali di Martin McGuinness si sono tenuti a Derry in Irlanda del Nord il 23 marzo 2017. Anche il leader del Sinn Féin Gerry Adams ha reso omaggio al suo amico, leggendario comandante dell’Ira, che si è sempre battuto per l’indipendenza dell’isola dalla Gran Bretagna.