20 anni dopo, la statua che omaggia Best

20 anni dopo, la statua che omaggia Best


Nonostante siano passati 20 anni, il ricordo di George Best è vivo nei cuori di molti. Dei suoi eccessi ne hanno parlato a lungo i giornali scandalistici, così come delle sue donne. Restano i suoi cari a ricordarlo e la statua dedicata al pallone d'oro, stella del Manchester United, interamente finanziata dai suoi tifosi. D’altronde l’affetto per il “quinto Beatle” era stato più che dimostrato durante i funerali a Belfast, dove più di centomila persone gli avevano reso omaggio.

Ormai di certo c’è che Best è entrato a far parte della storia di Belfast in maniera incancellabile. Alla sua morte a lui è stato intitolato l’aeroporto Belfast City, l’Ulster Bank ha emesso una banconota da 5 sterline con l’effigie del calciatore, mentre in un’asta da Christie’s fu battuta a 35 mila euro la maglia del Manchester United indossata da Best nella partita in cui, nel 1970, segnò 6 gol al Northampton.

Per i familiari di Best la statua realizzata nello stadio Windsor Park in suo onore è stato il miglior riconoscimento possibile, come emerge chiaramente dalle parole della sorella del campione Barbara McNarry: “Questo nuovo riconoscimento a mio fratello contribuirà a rendere George un’icona del nostro Paese”.

Tutti ricordano quando la salma di George Best tornò a casa da Londra. Atterrato all’aeroporto militare Aldergorve, l’aereo privato con la bara dell’ex calciatore, avvolta in una bandiera del Manchester United, fu accompagnata dal figlio del calciatore, Calum, e da Phil Hughes, l’agente della leggenda.