Thomas McElwee

Quintogenito dei 12 figli messi al mondo da James e Alice McElwee, Thomas McElwee nacque nella piccola casa di famiglia, costruita dal padre, sita lungo Tamlaghtduff Road nel circondario di Bellaghy, South Derry. Era il cugino di Francis Hughes, un altro volontario dell’IRA morto a causa dello sciopero della fame il 12 maggio 1981.

Thomas McElwee frequentò le scuole elementari al Saint Mary’s Primary di Bellaghy, le medie al saint Mary’s College di Clady successivamente, dato il suo forte interesse nelle automobili, si iscrisse al Technical College di Magherafelt.

La carriera di Thomas McElwee era fortemente indirizzata al campo dei motori e ben presto iniziò a lavorare come meccanico in una officina non lontano dalla casa paterna; inoltre riparava vecchie macchine e le preparava per le corse a cui sempre più di frequente partecipava, come ad esempio le gare organizzate ogni sabato ad Aghadowey.

Il combattente Thomas McElwee

Come persona, Thomas McElwee  era molto ben voluto e, nonostante avesse anche parecchie conoscenze nella comunità protestante, il background repubblicano della sua famiglia non potè che incidere sul carattere del giovane McElwee. A soli 14 anni aderì al na Fianna Eireann ed alcuni mesi dopo entrò a far parte quale membro attivo della cellula dell’IRA comandata da suo cugino Hughes.

Questa ASU repubblicana agiva in maniera molto indipendente ed era dedita a difendere South Derry ed il circondario dalle prepotenze ed imboscate dei soldati britannici. Avendo portato a compimento con successo varie azioni contro le forze occupanti, elevando i toni dello scontro nelle città di Magherafelt, Bellaghy e Castledawson.

Nell’ottobre del 1976, a causa della prematura esplosione di un ordigno a Fair Hill, vicino Ballymena, Thomas perse un occhio. Portato d’urgenza al Royal Victoria Hospital di Belfast prima e al Musgrave Park Hospital poi. Venne tenuto dai soldati sotto stretta sorveglianza per l’intera durata del suo ricovero e in seguito internato nel carcere di Crumlin Road. Nella medesima occasione vennero catturati anche il fratello Benedict e la fidanzata di Thomas, Dolores O’Neill. Quest’ultima, originaria di Portglenone, venne rinchiusa nel penitenziario femminile di Armagh.

Dopo essere stato processato innanzi alla famigerata Diplock Court, ossia una corte senza giuria creata ad hoc per giudicare i crimini di natura terroristica, Thomas McElwee  venne condannato a scontare 24 anni di reclusione nel carcere di Long Kesh, definito ironicamente dai repubblicani irlandesi come l’università della libertà.

Thomas McElwee , una volta rinchiuso nel braccio H-6, si associò alla blanket protest ed in seguito alla no-wash/dirty protest; dopo 4 anni di battaglie per ottenere lo status di prigioniero politico, il c.d. special category status, e di mancate concessioni da parte dell’amministrazione carceraria ed in generale del governo UK, Thomas iniziò lo sciopero della fame.

Alice McElwee parlando del digiuno del figlio affermò: “Conosco Thomas e la sua determinazione quando si tratta di far valere i suoi diritti. Se in un modo o nell’altro non si arriverà ad un accordo e si fermerà questo hunger strike, so già a cosa andrò incontro. Non ci sarà mai pace in questa nazione”. Dopo ben 62 giorni di digiuno, Thomas McElwee fu il nono detenuto repubblicano a morire di fame: aveva solo 23 anni.

Hunger strikers

I partecipanti all’Hunger Strike: Bobby Sands, Francis Hughes, che morì dopo 59 giorni di digiuno; Patsy O’Hara, 61 giorni; Raymond McCreesh, 61 giorni; Joe McDonnell, 61 giorni; Martin Hurson, 46 gorni; Kevin Lynch, 71 giorni; Kieran Doherty, dopo 73 giorni; Tom McElwee, 62 giorni e Mickey Devine, 60 giorni.