Il più giovane di dieci figli, Francis Hughes nacque e crebbe in una piccola fattoria a poche miglia dal villaggio di Bellaghy, nella contea di Derry. Entrò nell’Esercito Repubblicano Irlandese molto giovane, partecipò da subito a varie operazioni ed in un breve lasso di tempo divenne membro delle unità attive dell’IRA, poi, immediatamente ricercato dalle British crown forces, si dette alla latitanza.
I racconti delle sue imprese e la sua dedizione alla causa repubblicana hanno portato Francis Hughes ad essere, dal punto di vista meramente militare ed operativo, il combattente per la libertà repubblicana più celebrato, non solo nelle sei contee del Nord, ma anche nel territorio della Repubblica.
Sono numerose le occasioni in cui Francis Hughes, ormai circondato dalle forze di sicurezza di Sua Maestà, a volte da solo, altre volte con altri volontari, sia riuscito a cavarsela ed a scappare. Venne ben presto considerato dall’establishment britannico come il nemico pubblico numero uno.
Il combattente Francis Hughes
Le circostanze della sua cattura mostrano ancora una volta la natura di combattente di Hughes: egli ed un altro membro dell’IRA stavano spostandosi dal loro nascondiglio in una delle cosiddette case sicure quando si scontrarono con un nucleo di soldati dell’esercito inglese. Iniziò una cruenta sparatoria nella quale Hughes uccise un soldato e ne ferì un secondo, riportando però anch’egli una ferita da arma da fuoco e venendo poche ore dopo arrestato.
Portato nell’ospedale di Musgrave Park, vi rimase, per essere curato, fino al giorno della sua imputazione: successivamente, nel giro di poche ore, venne condannato all’ergastolo. L’uomo di Bellaghy fu il secondo prigioniero repubblicano ad iniziare lo sciopero della fame nel 1981: morì dopo 59 giorni.
Di seguito è riportato uno stralcio delle poche righe che Francis Hughes scrisse poco dopo aver intrapreso lo sciopero della fame: “Per me non esiste cosa più grande, vanto maggiore, del poter dire: io sono Irlandese. Mi sento un privilegiato perché ho avuto l’onore di combattere nel nome del popolo irlandese e della patria Irlanda. Adesso che ho un dovere da adempiere, lo porterò a termine fino alla fine, con piena coscienza del fatto che ad un popolo nobile quale il nostro non spettano lacci e catene, bensì la libertà”.
Hunger strikers
I partecipanti all’Hunger Strike: Bobby Sands; Patsy O’Hara, 61 giorni; Raymond McCreesh, 61 giorni; Joe McDonnell, 61 giorni; Martin Hurson, 46 gorni; Kevin Lynch, 71 giorni; Kieran Doherty, dopo 73 giorni; Tom McElwee, 62 giorni e Mickey Devine, 60 giorni.