Patsy Ohara

Patsy O’Hara nacque a Bishop Street nella città di Derry da una famiglia con un solido background repubblicano. Il nonno fu ferito combattendo per il Regno Unito a Ypres nella Prima Guerra Mondiale, ma al suo rientro in Irlanda entrò nell’IRA: usava trasportare carichi di armi e munizioni attraverso il Foyle, il fiume che bagna Derry.

Il fratello maggiore di Patsy O’Hara, Sean, fu internato nelle cages di Long Kesh nel 1971 e vi rimase per 2 anni, mentre Tony, l’altro fratello, venne arrestato nel 1976 e, condannato a 5 anni di reclusione per rapina, scontò la sua pena on the blanket protest.

Patsy O’Hara era il più giovane ed entrò nel Na Fianna Eireann, l’ala giovanile dell’IRA, nel 1970.

Il combattente Patsy O’Hara

Proprio nei giorni successivi al Bloody Sunday, Patsy O’Hara fu colpito ad una gamba da un proiettile sparato dai soldati britannici per sedare i tafferugli scoppiati nel Bogside: gli attacchi dell’esercito inglese ai manifestanti delle marce per i diritti civili ed i morti del sabato di sangue ebbero una forte influenza sul giovane O’Hara così come su altri moltissimi adolescenti che a quel tempo si arruolarono in massa nell’IRA.

Nell’ottobre del 1974 Patsy O’Hara venne internato per circa sei mesi ed immediatamente dopo il suo rilascio, data la sua forte componente di ideologia socialista, aderì dapprima all’emergente Irish Republican Socialist Party (IRSP) per poi entrare nel suo braccio armato, l’Irish National Liberation Army (INLA).

Nel giugno del 1975 fu arrestato a Derry e sottoposto alla misura della custodia cautelare per 6 mesi; l’anno successivo, a settembre, nuovamente incarcerato per altri 4 mesi.

In seguito al suo ultimo rilascio, Patsy O’Hara si trasferì a Dublino dove venne eletto nell’Ard Comhairle, il comitato esecutivo dell’IRSP; ritornò a Derry solo nel gennaio del1979 e riprese l’attivismo paramilitare nelle file dell’INLA, col soprannome di scatter.

Il 14 maggio 1979 fu arrestato con l’imputazione di possesso di granate e circa 7 mesi dopo fu condannato a 8 anni di reclusione; detenuto nel Blocco H-5, seguì il fratello aderendo anch’egli alla blanket protest e divenne ben presto officer commanding dell’INLA a Long Kesh.

Patsy O’Hara iniziò lo sciopero della fame il 22 marzo 1981 ed alle 23:29 del 21 maggio seguente morì, dopo 61 giorni di digiuno: aveva solo 23 anni.

Hunger strikers

I partecipanti all’Hunger Strike: Bobby Sands, Francis Hughes, che morì dopo 59 giorni di digiuno; Patsy O’Hara, 61 giorni; Raymond McCreesh, 61 giorni; Joe McDonnell, 61 giorni; Martin Hurson, 46 gorni; Kevin Lynch, 71 giorni; Kieran Doherty, dopo 73 giorni; Tom McElwee, 62 giorni e Mickey Devine, 60 giorni.