Il Whiskey irlandese

Quando si parla di whiskey irlandese non possiamo che catapultarci in Irlanda e comprendere fin da subito una grande differenza a partire già dal nome. Gli irlandesi lo chiamano “Irish whiskey” perché è un tipo di whisky prodotto esclusivamente sull’Isola.

Il whiskey irlandese è conosciuto per il suo gusto morbido e per la tripla distillazione. Non è dunque una vocale a renderlo migliore o differente. Il segreto sta tutto nella sua produzione.

“Di tutti i vini, l’irlandese è il migliore” affermava Pietro il Grande, zar della Russia. In realtà non si parlava di birra ma di un prodotto autoctono e unico nel suo genere in quanto diverso dai soliti whisky affumicati. Pietro alludeva proprio all’Irish Whiskey: un alcolico benedetto da Dio, proprio perché furono i monaci a inventarne la distillazione. Ricorreva il Seicento quando quel whisky, che in gaelico si chiamava “Battezzata l’Acqua della Vita”, riuscì a distinguersi dalle produzioni affumicate. Pochi i segreti: l’acqua pura e l’orzo sono i due ingredienti noti e resi popolari dagli invasori anglo-normanni.

La produzione dell’Irish Whisky

Irish Pot Still

A dare unicità al whiskey irlandese è la tripla distillazione, che talvolta può arrivare fino a cinque passaggi. Il processo sfrutta gli alambicchi, noti come Irish Pot Still, restituendo un prodotto più puro e soprattutto morbido al palato rispetto al whisky scozzese. Quest’ultimo, infatti, risulta affumicato e distillato soltanto due volte. Un altro fattore determinante, che evidenzia la differenza organolettica, è l’essiccatura dell’orzo operata in fornaci di rame chiuse, e non aperte, impedendo al liquido di acquisire l’aroma del fumo. In altre parole i malti d’orzo non vengono a contatto con il fumo emesso dai forni.

  • Tripla distillazione: è la caratteristica distintiva di questa tipologia di whiskey.
  • Malto e cereali: i maestri irlandesi utilizzano siano malto d’orzo sia altri cereali. La miscelazione dà vita ai “blended whiskey”.
  • Invecchiamento: il whisky viene invecchiato per almeno tre anni in botti di rovere.
  • Produzione: la maggior parte del whiskey irlandese è prodotto in alambicchi di rame.

Tipologie di whiskey irlandese

  • Single Malt: Prodotto da un’unica distilleria con orzo maltato.
  • Single Pot Still: realizzato con una miscela di orzo (maltato e non maltato) distillato in un alambicco tradizionale “pot still”.
  • Grain Whiskey: Prodotto principalmente con grano (o altri cereali) in alambicchi a colonna.
  • Blended Whiskey: una miscela di vari tipi di whiskey, come single malt, single pot still, e grain whiskey.

La differenza tra le parole whiskey e whisky

Per tornare alla parola “whiskey” e non “whisky” dobbiamo ricorrere a un esercizio sull’etimologia, incontrando un vero e proprio “topos” dell’alcool da degustazione. Secondo alcuni linguisti, l’origine del termine whiskey deriverebbe dalla corruzione di “uisce beata”, la cui traduzione esatta è “acqua della vita”. Un chiaro richiamo alla latina e romanza, nonché più vicina a noi, “acquavite”. Per marcare ulteriormente la differenza del distillato, dunque, il whiskey si riferisce ai distillati di cereali distillati in Irlanda e talvolta negli Stati Uniti mentre il comune whisky richiama agli spiriti di cereali scozzesi, canadesi o giapponesi.