Nato a Cork nel 1927, Patrick Galvin ha avuto un ruolo nella transizione politica in Irlanda. Sua madre era repubblicana e suo padre del libero stato che diede origine a continue tensioni politiche all’interno della famiglia e in seguito informò la sua amata poesia “My Father Spoke with Swans” e il suo libro di memorie autobiografico “Song For a Poor Boy”.
La biografia: vita e morte di Patrick Galvin
Patrick Galvin è stato un autodidatta, molto apprezzato sia in patria, con le poesie influenzate dalla cultura gaelica, sia all’estero con scritti di respiro internazionale. Cresciuto durante il periodo della guerra civile spagnola, la poesia di Federico García Lorca lo influenzò sul poema scritto per Michael Collins: “The White Monument”. Una infanzia da dimenticare, in una scuola nota per gli abusi sui giovani, quelle terribili esperienze furono raccontate in versi. Irritato dalla posizione neutrale dell’Irlanda nella Seconda Guerra Mondiale, si unì alla Royal Air Force nel 1943. E in un libro tiene memoria anche dele imprese di guerra: una denuncia contro la neutralità dell’Irlanda di fronte al fascismo di Mussolini e dell’Olocausto.
Dopo la rottura del suo primo matrimonio, all’età di 21 anni, ha continuato ad affermarsi come cantante folk, cantautore e collezionista, registrando nove volumi di canzoni popolari e pubblicando Irish Songs of Resistance 1798-1922 . Ha viaggiato molto durante la “cortina di ferro” nella Germania dell’Est. Dopo varie vicende fece ritorno in Irlanda negli anni Sessanta. A Belfast lavorò come Writer in Residence al Lyric Theatre. Tra le varie pubblicazioni di Patrick Galvin citiamo La sua opera pionieristica “We Do It For Love” (la prima satira sui “Troubles”). La sua opera finale al Lyric, My Silver Bird, era un’operetta basata sulla vita e sui tempi di Grace O’Malley, culminata drammaticamente nella battaglia di Kinsale e la caduta dell’ordine gaelico.
La morte è sopraggiunta all’età di 84 anni.
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