La tassazione per lo stato irlandese

Il sistema tasse in Irlanda riguarda persone fisiche (tassate con due aliquote 20% e 40%) e persone giuridiche quali aziende (tassati con un’aliquota del 12,5% che sale al 25% per i redditi non commerciali). In particolare ai lavoratori dipendenti si applica il sistema “PAYE” tradotto in “paga quando guadagni” mentre ai lavoratori autonomi è previsto un sistema di autoliquidazione. I primi non sono soggetti a dichiarazione dei redditi e subiscono delle detrazioni direttamente in busta paga con il relativo addebito della tassa sociale universale (USC) e dell’assicurazione sociale relativa alle retribuzioni (PRSI). La gestione delle imposte è regolamentata dall’agenzia governativa Revenue Commissioners, che opera nell’ambito nazionale in rapporto con l’Unione europea dal 1973 e come Paese aderente alla zona euro dal 1° gennaio 1999.

Tasse per i lavoratori (dipendente e autonomo)

La tassazione delle persone fisiche avviene attraverso l’imposta sui redditi (income tax) e sull’imposta delle plusvalenze (capital gains tax – CGT) che riguarda principalmente guadagni da polizze vita estere e prodotti di investimento (anche esteri), plusvalenze da fondi di venture capital e riguarda sia privati sia imprese. Il reddito di lavoro si compone dei redditi accumulati dal dipendente o dal lavoratore autonomo attraverso gli stipendi, cui si sommano altri eventuali proventi non ordinari. In base alla normativa Taxes Consolidation Act del 1997 (TCA 1997) i residenti sono tassati sui redditi prodotti sia sul territorio sia  all’estero.

La tassazione riguarda i residenti in Irlanda, ciò vuol dire una presenza nel Paese di 183 giorni nell’arco di 12 mesi, o di 280 considerando l’anno in corso e il precedente. Chi risiede da più di tre anni consecutivi in Irlanda acquisisce lo status di “residenti abituali. Tali soggetti sono sottoposti a due tipi di aliquote fissate al 20% e al 40%. A fare da spartiacque è il reddito: sotto i 35.300 euro si applica un’aliquota del 20%, mentre i redditi superiori sono tassati con un’aliquota del 40%. Per le coppie la soglia più alta scatta quando si superano i 44.300 euro e si è in presenza di un monoreddito e di 70.600 euro nel caso di due redditi.

Esenzioni, detrazioni e crediti d’imposta

Il sistema di tassazione prevede delle esenzioni applicabili quando si manifestano specifici requisiti. È il caso di soggetti di età pari o superiore a 65 anni, con reddito annuo inferiore a 18 mila euro, e coppie che annualmente percepiscono un reddito inferiore a 36 mila euro. Altri crediti d’imposta sono previsti per legge e ammontano a 1.650€ all’anno per una sola persona e 3.300€ all’anno per una coppia sposata. Particolare attenzione riguarda alcune categorie di lavoratori come artisti, scrittori e compositori, nonché imprese messe su da personale a lungo disoccupato, che beneficiano dell’esenzione fino al tetto reddituale dei 40 mila euro. Altre detrazioni sono previste per quanto concerne le spese mediche, corsi universitari e redditi legati a borse di studio, redditi legati a disabilità e vincite alle lotterie autorizzate.

Tassazione per le imprese

Le aziende che hanno residenza in Irlanda sono tassabili sui profitti generati sul territorio nazionale e all’estero, a differenza delle società non residenti che sono soggette all’imposta bei limiti degli utili commerciali prodotti in Irlanda. Ciò che ha attratto le multinazionali è l’aliquota proporzionale del 12.5%, applicati ai redditi commerciali. In particolare questa tassazione ha trainato settori legati ad attività finanziarie, commercio elettronico e IT in generale.

Altro discorso per i redditi non commerciali, insieme ad attività immobiliari o legate all’estrazione di minerali o petrolio, che subiscono un’aliquota del 25%. Come per le tasse riguardanti i lavoratori autonomi e dipendenti, anche le imprese possono beneficiare di deducibilità. In particolare le spese per ricerca e sviluppo, l’ottenimento di brevetti, rinnovo dei marchi e donazioni a enti di beneficenza o istituti pubblici.

Altre tasse applicate in Irlanda

Un elenco di tutte le altre tasse presenti nel sistema di tassazione irlandese. Accise, dazi doganali per merci extra UE, imposta di bollo, deposito fondi bancari, IVA e Contributo Sociale Universale.

Universal Social Charge

Una delle tasse supplementari presenti nella busta paga è il Contributo Sociale Universale (Universal Social Charge, o USC) applicabile quando il reddito è superiore a 13 mila euro. Anche in questo caso, la tassazione prevede diverse aliquote che hanno come indice minimo 0,5% fino ad arrivare all’8% per i redditi superiori ai 70.044 euro. Dai 12.012 euro fino ai 19.874 l’aliquota è del 2, mentre lo scaglione tra 19.874 e 70.044 euro subisce un’aliquota del 4,5%. Il settore agricolo beneficia di sgravi fino al 100% per i giovani agricoltori iscritti a corsi di formazione, del 50% per imprese collettive e del 25% nel restante dei casi.

Iva

Anche la tassazione irlandese prevede l’Imposta sul valore aggiunto (IVA) con una aliquota del 23%. A questo fanno eccezione alcune categorie che possono beneficiare di una tassa agevolata. I servizi edilizi, prodotti farmaceutici, seggiolini auto per bambini, forniture di gas naturale e di elettricità, veterinari e altri settori artistici usufruiscono di un’aliquota del 13,5%, il settore turistico e strutture ricreative, sport e di socialità subiscono una tassazione del 9%, mentre è ancora più bassa per forniture agricole o per bestiame destinato alla preparazione di prodotti alimentari dove l’aliquota è del 4,8%.

Tassa di residenza e domicilio

Il contributo di domicilio (indipendentemente dal luogo di residenza fiscale) è una tassa che riguarda redditi molto alti. Una sorta di patrimoniale sulla ricchezza di 200 mila euro dovuta da dai soggetti domiciliati in Irlanda che hanno un reddito mondiale nell’anno superiore a 1 milione di euro e proprietà nel Paese superiori a 5 milioni di euro e se sull’imposta sul reddito è inferiore ai 200 mila euro.

Deposit interest retention tax

La ritenuta d’imposta sugli interessi da deposito (abbreviata in DIRT) è una trattenuta che la banca emette sugli interessi pagati o accreditati sui depositi dei soggetti residenti in Irlanda. Per il 2021 e il 2020, la tassa è del 33% su tutti gli interessi liquidati. Nel 2019 il tasso era del 35%, nel 2018 il tasso era del 37% e nel 2017 il tasso era del 39%. Dal 2014 al 2016, il tasso è stato del 41% e nel 2013 del 33%. Per il futuro la tassa dovrebbe restare al 33%.

Capital Acquisitions Tax (CAT)

La tassa sull’acquisizione di capitali è applicata nella misura del 33% dei patrimoni oggetto di donazioni o eredità. Ci sono due parametri che regolano le soglie: la data di donazione o eredità e l’aliquota d’imposta.

Dazi, accise e imposta di bollo

I dazi sono previsti per le merci importate in Irlanda da Paesi non facenti parte dell’area Euro. Solitamente i dazi doganali possono oscillare su aliquote variabili fino a un massimo del 14%. Le accise riguardano sigarette, alcool, benzina, diesel e petrolio liquefatto. L’imposta di bollo riguarda invece le polizze assicurative, assegni bancari, bancomat e carte di credito, contratti di locazione, e il trasferimento di immobili residenziali e non,  trasferimenti di quote societarie.