Lo Hunger Strike documenta storie e vite dei protagonisti dello sciopero della fame del 1981, una protesta non violenta iniziata da Bobby Sands. C’è anche una canzone dei Temple of the Dog.
Un esempio straordinario della lotta per i diritti civili portata fino alla morte da tutti i compagni di prigione del blocco H. Uno speciale a cura di Gustavo Pregoni per Irlandaonline, ripercorre la storia dei prigionieri politici e lotta per i diritti civili. “Quante volte mentre il tempo scorre lento, mi soffermo a guardare gli uccelli e seguo il fruscio dell’allodola cercando di individuarla in quella massa blu che è il cielo sopra Maze”, raccontava l’Allodola d’Irlanda Sands alla nascita dello sciopero. Il Bloody Sunday prima e i murales di Derry dopo segnarono in maniera indelebile la cronologia degli eventi riguardanti lo Hunger Strike. Celebre una canzone dei Temple of the Dog che non ha niente a che vedere con lo sciopero in Irlanda del Nord bensì la traduzione del testo parla di “disprezzo per la gente che non si accontenta, che vuole sempre di più. Un riferimento ai ricchi che vogliono diventare sempre più ricchi.
Hunger Strike, lo sciopero della fame
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Nel 1981 i troubles infuocavano l’Irlanda del Nord. L’intransigenza del governo di Maggie Thatcher e la dirty war messa in atto dalle British Crown Forces sommate alle condizioni sociali in cui versavano i ghetti cattolici ebbero come risultato quello di elevare il livello di scontro fra il movimento repubblicano irlandese e lo stato britannico: teatri di tale battaglia non furono solo le strade di Belfast e Derry o le campagne del South Armagh, ma anche le grigie celle delle carceri nordirlandesi.
Nei blocchi H del penitenziario di Long Kesh, poche miglia a sud di Belfast, i detenuti repubblicani intrapresero una serie di proteste per ottenere il reintegro dello status di prigioniero politico, abolito dall’establishment britannico nel 1976.
Stanchi delle mancate promesse del governo UK, i prisoners of war repubblicani optarono per la scelta estrema dello hunger strike, ossia per lo sciopero della fame. 10 uomini, ognuno con la propria storia alla spelle, “morirono di fame”, diventando immortali icone dell’indipendentismo irlandese ed esempio di libertà per tutti i popoli del mondo. La lezione degli hunger strikers non può essere dimenticata, non deve essere dimenticata.
I protagonisti dello Hunger Strike
Ecco chi sono i compagni che lottarono e morirono per la libertà, protagonisti indiscussi dello Hunger Strike che mai sarà dimenticato. Almeno in Irlanda del Nord. Fra tutti Sands, una delle figure di spicco dell’Hunger Strike e del conflitto nordirlandese. Il suo ingresso nell’esercito repubblicano irlandese avviene a soli diciotto anni. Era il 1972, quando il giovane fu arrestato con l’imputazione di possesso di arma da fuoco e successivamente condannato. La sua è una prigionia nelle cages di Long Kesh assume presto lo status politico. Rilasci e nuovi arresti segnano la sua esistenza. Fino alla morte.