Bisogna guardare indietro per scoprire le origini della musica strumentale e di quella cantata. Quest’ultima, modellata sulla tradizione orale della poesia gaelica, mescola elementi poveri con altri di provenienza più colta. E al canto conosciuto come Sean-nós song si alternano gli strumenti musicali di uso comune che, oltre alla chitarra, coinvolgono il violino (fiddle), il low whistle, la fisarmonica, la concertina e una serie di percussioni tradizionali come il bouzouki e il bodhran.
Assolutamente autoctoni – e usati dalla musica irlandese – sono invece la Uillean pipe, una specie di cornamusa a gomito e l’arpa celtica (Irish harp) che è diventata il simbolo del paese e viene utilizzata sotto miriadi di forme. Dal folk alle melodie struggenti non si può restare con il sedere incollato alla sedia e non si può piangere.
Caratteristiche e repertorio della Musica irlandese
Il repertorio folkloristico è stato composto per la maggior parte tra il Seicento e il Settecento da musicisti che tramandavano la musica irlandese oralmente. Strumenti musicali nativi e presi in prestito hanno creato un suono dolce e inconfondibile.
Nella tradizione della musica strumentale la danza ha fin dagli albori giocato un ruolo inscindibile dalla melodia. Anche se col tempo la musica strumentale si è suddivisa lentamente in due “musica da danza” e “musica d’ascolto”.
In Irlanda, la tradizione impone che in molti pub la sera si suoni e si canti: la musica irlandese accompagna momenti speciali ma anche semplici pause quotidiane, doverose dopo lo stress da lavoro. Tra l’altro, sono innumerevoli le manifestazioni di musica tradizionale che si svolgono ogni anno nell’isola, con gruppi che regalano emozioni uniche e speciali.